ALIMENTARE I PAPPAGALLI CON GLI ESTRUSI
Inviato: sab apr 24, 2010 8:57 pm
ALIMENTARE I PAPPAGALLI CON GLI ESTRUSI
Cosa sono gli estrusi e vantaggi nel loro impiego.
Già da svariati anni sono comparsi sul mercato dei nuovi alimenti per uccelli: gli estrusi.
A prima vista appaiono come delle “crocchette”, molto simili agli analoghi mangimi tanto utilizzati nell’alimentazione dei cani e dei gatti.
Si tratta di alimenti formulati specificamente per le esigenze nutritive dei volatili, contenendo all’interno di ciascun granulo gli elementi nutritivi necessari ai fabbisogni alimentari degli uccelli.
Com’è noto una buona parte delle patologie dei pappagalli è dovuta a cattiva alimentazione, tanto che i veterinari aviari concordano nel ritenere la malnutrizione una delle principali cause di mortalità degli psittacidi in cattività.
L’alimentazione basata sui semi secchi, infatti, è sbilanciata in numerosi elementi nutritivi e molto spesso porta a stati carenziali, talora molto gravi.
Non sempre risulta semplice integrare l’alimentazione tradizionale basata sui semi con gli appositi integratori presenti in commercio, anche perché il pappagallo sceglie, all’interno della miscela, i semi che più gli aggradano che, generalmente, sono quelli più grassi.
Un tipico esempio è rappresentato dai semi di girasole, molto amati da tutti i pappagalli, ma eccessivamente calorici tanto da condurre, in breve tempo, a degenerazione epatica oltre che ad evidenti stati carenziali (prima fra tutti l’ipovitaminosi A).
In queste condizioni i pappagalli risultano spesso vittime di infezioni batteriche o micotiche anche banali, ma che in un organismo debilitato dalle carenze alimentari possono divenire facilmente letali.
Sfortunatamente proprio i semi di girasole sono quelli più rappresentati nelle miscele commercializzate per i pappagalli.
Un altro inconveniente delle miscele di semi è che queste veicolano spesso germi potenzialmente patogeni per gli uccelli, causando infezioni che possono essere dannose per i volatili ed in particolare per i nidiacei.
Molte perdite osservabili nel periodo embrionale o neonatale sono imputabili proprio a queste infezioni. Analogamente a quanto si è verificato nei cani e nei gatti, anche nei pappagalli alimentati con estrusi si è osservata una drastica riduzione delle malattie
metaboliche.
Gli estrusi vengono preparati a partire da farine vegetali (di cereali e legumi) sottoposte al processo di estrusione, una particolare lavorazione ad elevate temperature sotto pressione, che consente di cuocere ed agglomerare le farine iniziali dando a ciascun granulo la forma e la dimensione desiderata.
Poiché i tempi di lavorazione sono piuttosto brevi, le alte temperature non determinano perdita significativa di elementi nutritivi che comunque possono essere integrati durante la lavorazione.
L’estrusione permette di ottenere un prodotto sicuramente esente da contaminazioni microbiche e decisamente più digeribile. Il ridotto contenuto in acqua li rende meno aggredibili da muffe e batteri aumentandone la conservabilità nel tempo.
Inoltre, grazie a questa tecnica di lavorazione, è stato possibile realizzare mangimi specifici per le esigenze di determinate specie,
inglobando (o sottraendo) nel prodotto gli elementi di cui necessitano.
Sono stati ideati, ad esempio, estrusi a basso tenore di ferro (per Tucani e Maine), altri specifici per Lori e Lorichetti, per Pappagalli Africani, per Are e per Amazzoni, altri ancora ipocalorici per pappagalli obesi, proprio come avviene nell’industria degli alimenti per cani e gatti.
Un altro non trascurabile vantaggio dell’impiego degli estrusi è che mancando gli scarti (quali sono ad esempio i gusci dei semi) se ne avvantaggia l’igiene del locale ospitante gli uccelli e le relative operazioni di pulizia.
continua....
Cosa sono gli estrusi e vantaggi nel loro impiego.
Già da svariati anni sono comparsi sul mercato dei nuovi alimenti per uccelli: gli estrusi.
A prima vista appaiono come delle “crocchette”, molto simili agli analoghi mangimi tanto utilizzati nell’alimentazione dei cani e dei gatti.
Si tratta di alimenti formulati specificamente per le esigenze nutritive dei volatili, contenendo all’interno di ciascun granulo gli elementi nutritivi necessari ai fabbisogni alimentari degli uccelli.
Com’è noto una buona parte delle patologie dei pappagalli è dovuta a cattiva alimentazione, tanto che i veterinari aviari concordano nel ritenere la malnutrizione una delle principali cause di mortalità degli psittacidi in cattività.
L’alimentazione basata sui semi secchi, infatti, è sbilanciata in numerosi elementi nutritivi e molto spesso porta a stati carenziali, talora molto gravi.
Non sempre risulta semplice integrare l’alimentazione tradizionale basata sui semi con gli appositi integratori presenti in commercio, anche perché il pappagallo sceglie, all’interno della miscela, i semi che più gli aggradano che, generalmente, sono quelli più grassi.
Un tipico esempio è rappresentato dai semi di girasole, molto amati da tutti i pappagalli, ma eccessivamente calorici tanto da condurre, in breve tempo, a degenerazione epatica oltre che ad evidenti stati carenziali (prima fra tutti l’ipovitaminosi A).
In queste condizioni i pappagalli risultano spesso vittime di infezioni batteriche o micotiche anche banali, ma che in un organismo debilitato dalle carenze alimentari possono divenire facilmente letali.
Sfortunatamente proprio i semi di girasole sono quelli più rappresentati nelle miscele commercializzate per i pappagalli.
Un altro inconveniente delle miscele di semi è che queste veicolano spesso germi potenzialmente patogeni per gli uccelli, causando infezioni che possono essere dannose per i volatili ed in particolare per i nidiacei.
Molte perdite osservabili nel periodo embrionale o neonatale sono imputabili proprio a queste infezioni. Analogamente a quanto si è verificato nei cani e nei gatti, anche nei pappagalli alimentati con estrusi si è osservata una drastica riduzione delle malattie
metaboliche.
Gli estrusi vengono preparati a partire da farine vegetali (di cereali e legumi) sottoposte al processo di estrusione, una particolare lavorazione ad elevate temperature sotto pressione, che consente di cuocere ed agglomerare le farine iniziali dando a ciascun granulo la forma e la dimensione desiderata.
Poiché i tempi di lavorazione sono piuttosto brevi, le alte temperature non determinano perdita significativa di elementi nutritivi che comunque possono essere integrati durante la lavorazione.
L’estrusione permette di ottenere un prodotto sicuramente esente da contaminazioni microbiche e decisamente più digeribile. Il ridotto contenuto in acqua li rende meno aggredibili da muffe e batteri aumentandone la conservabilità nel tempo.
Inoltre, grazie a questa tecnica di lavorazione, è stato possibile realizzare mangimi specifici per le esigenze di determinate specie,
inglobando (o sottraendo) nel prodotto gli elementi di cui necessitano.
Sono stati ideati, ad esempio, estrusi a basso tenore di ferro (per Tucani e Maine), altri specifici per Lori e Lorichetti, per Pappagalli Africani, per Are e per Amazzoni, altri ancora ipocalorici per pappagalli obesi, proprio come avviene nell’industria degli alimenti per cani e gatti.
Un altro non trascurabile vantaggio dell’impiego degli estrusi è che mancando gli scarti (quali sono ad esempio i gusci dei semi) se ne avvantaggia l’igiene del locale ospitante gli uccelli e le relative operazioni di pulizia.
continua....