adrivet ha scritto:Egregio signore, il "lattosio", non si elimina come lei crede.Il lattosio rappresenta il 98% degli zuccheri presenti nel Latte.Pur riducendone una percentuale come lei potrebbe credere, eliminandone il siero, cosa che in realtà non accade, in quanto il lattosio si elimina tramite concentrazione e cristallizzazione.versare in un passino il composto in modo da ricavare la cagliata(caseina) eliminando il siero (il lattosio dannoso ai nostri pappa)
Le intolleranze, non sono causate dalla semplice quantità, ma è sufficiente una singola molecola per scatenare una reazione legata.Nella fattispecie, nei psittaciformi l'impossibilità di generare l'enzima lattasi.Diversa è la somministrazione di formaggi magri, da non confondere con freschi, che grazie alla stagionatura hanno perso il lattosio.
Personalmente in qualità di medico veterinario, non somministrei mai un pastoncino come da lei proposto.
Egregio Dottore,
La ringranzio per la sua risposta; il suo intervento dovrebbe dare un valore oggettivo alla discussione;
tuttavia la sua teoria si discosta da quella formalizzata dai Prof. chimici dove viene messo in evidenza che un metodo per ottenere un derivato del latte senza lattosio è quello di far precipitare la cagliata(per mezzo del caglio che può essere una soluzione acida).
Non sono un Prof di chimica di fama ne un veterinario con la sua fama; e non so chi dei due abbia più fama ahahahaha,mi sono incartato con le parole.. non saprei a chi dar ragione ;tuttavia sono un uomo con la mente aperta a provare e sono del parere che una teoria affinchè possa essere validata è necessario dimostrarla con un approccio di tipo sperimentale fornendo dati provenienti da prove scientifiche documentate con perizia.
Ho un campione costituito da 34 nigrigenis, una gracula religiosa, 2 roseicollis ed un ondulato;
il pastoncino da me proposto viene da anni somministrato ai miei soggetti e se fosse vero quello che Lei ha scritto avrei avuto,magari non su tutti ma almeno su qualcuno, dei problemi legati alla alimentazione; i problemi invece rilevati, fortunatamente, sono pari a zero!!
La cosa che ho omesso di scrivere che tale pastoncino viene somministrato anche dalle nutrici ai pulli che crescono sani e forti e non ho mai avuto problemi di ogni sorta.
Quindi rispetto il suo intervento perchè lei è titolato per poter scrivere certe cose tuttavia la teoria da Lei brillantemente esposta non ha avuto alcun riscontro statistico negativo sui miei animali, che godono invece di ottima salute pur nutrendosi di pastoncino al "latte"(dove in realtà utilizzo come caglio una soluzione acida come l'aceto per eliminare o cmq rendere trascurabile la % di lattosio) ; sono del parere che ogni risultato statistico,dovrebbe essere preso in considerazione per poter effettivamente validare o meno le teorie che si leggono,si studiano o che si credono corrette.
Invito cmq i lettori a prendere atto del Suo parere professionale anche se io continuerò imperterrito a fornire l'alimentazione,ricca di caseina(toccasana per la crescita dei piccoli) ottenuta da processi noti a chi ha conoscenze profonde di chimica e chi meno come il sottoscritto; fatto è che tale alimentazione mi sta sta massimizzando il numero di nascite rendendo praticamente nulla la percentuale di mortalità e dei piccoli nati e dei soggetti adulti del mio piccolo allevamento..
saluti
Marc