clamidia?!?!?!!?!??!

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clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da krystopherspub »

clamidia???? se ne è affetto il mio pappa che rischi corro io???
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da krystopherspub »

e se ne fosse affetto come se l'è beccata???
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Iris
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da Iris »

Può essere portatore sano oppure essersi contagiato in allevamento entrando a contatto con feci contaminate o con rapporti con pappagalli affetti da clamidia...è difficile che l'uomo possa prendere delle malattie dal pappagallo è più facile il contrario, ma una visita veterinaria è oppurtuno farla per il bene degli animali e nostro ovviamente perchè non si può mai sapere...
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da krystopherspub »

speiamo bene la visita l'ha appena fatta questa mattina e devo aspettare l'esito degli analisi...l'unica cosa che mi preoccupa è la mia incolumita e quella dei miei... speriamo bene...
Iris ha scritto:Può essere portatore sano oppure essersi contagiato in allevamento entrando a contatto con feci contaminate o con rapporti con pappagalli affetti da clamidia...è difficile che l'uomo possa prendere delle malattie dal pappagallo è più facile il contrario, ma una visita veterinaria è oppurtuno farla per il bene degli animali e nostro ovviamente perchè non si può mai sapere...
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Iris
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da Iris »

Ti riporto cosa ha detto un allevatore esperto riguardo alla tua domanda:

"La clamydia come la salmonella sono le due peggiori zoonosi, è la clamydia è una zoonosi da non sottovalutare, soprattutto se si è immudrepressi.
I soggetti immunodepressi sono tutte le persone fino al sesto anno di età e anziane, oppure quelle sottoposti a terapie chemioterapiche o farmacologiche che abbassano il sistema immunitario"
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Sergio Giovannetti

Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da Sergio Giovannetti »

Riporto un' articolo del mio caro amico dr.Gino Conzo patologo aviare:
CHLAMYDIOPHILOSI (sinonimi: Chlamydiosi, Psittacosi, Ornitosi).
Agente eziologico: Chlamydiophila psittaci. Esistono numerosi ceppi dal differente grado di patogenicità. Generalmente i ceppi maggiormente patogeni sono in grado di infettare un ampio numero di specie.
Specie sensibili: Tutte. I Pappagalli sudamericani (in particolare le Are, le Amazzoni ed i Pionus) sono più sensibili di quelli asiatici ed australiani che a loro volta lo sono in misura maggiore di quelli africani. Questa graduatoria è, tuttavia, puramente indicativa poiché è di gran lunga più importante, per l’instaurarsi della malattia, la virulenza del ceppo ed il grado di reattività dell’ospite. In particolare, gli uccelli sottoposti a condizioni stressanti (variazioni ambientali, climatiche, alimentari, trasporto, ecc.) sono più sensibili all’infezione. La Chlamydiophilosi, alla quale sono sensibili anche i mammiferi (uomo compreso), è considerata la più importante zoonosi associata agli uccelli.
Trasmissione: L’infezione avviene con l’assunzione (via orale ed inalatoria) degli elementi infettanti (detti corpi elementari) dispersi nell’ambiente con le feci, specie se essiccate e polverizzate, e con gli essudati nasali degli animali infetti. La trasmissione verticale è stata descritta negli Anatidi e nel Pappagallino Ondulato. Molti soggetti, specie se adulti, risultano portatori sani e possono infettare uccelli maggiormente sensibili (in particolare quelli di giovane età o debilitati per altre cause). Varie specie di uccelli selvatici (in particolare i Colombi) risultano ugualmente portatori e disseminatori di C. psittaci.
Patogenesi: L’attività patogena della C. psittaci sembra essere legata alla presenza di tossine (epatotossiche e nefrotossiche) presenti sulla superficie dei corpi elementari. Durante il ciclo di replicazione delle Chlamydie l’ospite subisce danni tissutali (lisi cellulare).
Incubazione: Molto variabile. In condizioni naturali negli Psittacidi è compresa da un minimo di 42 giorni ad un massimo di alcuni anni.
Sintomi: La sintomatologia è molto variabile dipendendo dalla virulenza del ceppo di C. psittaci in causa e dalla sensibilità di specie od individuale dei volatili. In molti casi l’infezione è asintomatica o quiescente e può essere attivata da diversi fattori stressanti. Nei casi iperacuti dei giovani la morte è improvvisa, non preceduta da sintomi. Nell’evoluzione acuta si nota arruffamento delle penne, abbattimento, dispnea, congiuntivite, sinusite, feci acquose (spesso di colore giallo-verdastro) e morte entro le 2 settimane. Nelle forme subacuto-croniche si osserva un progressivo dimagramento del volatile, disturbi respiratori di vario grado e, talora, congiuntivite. Le feci, diarroiche e verdastre, contengono un’elevata quota di urati. In alcuni casi è possibile osservare sintomi nervosi.
Rilievi ematochimici: gli uccelli infetti possono presentare leucocitosi, eterofilia, monocitosi, basofilia ed anemia non rigenerativa. Evidenziabile anche un marcato aumento di AST, LDH, CK ed acidi biliari.
Rilievi radiografici: nei casi di Chlamydiophilosi l’esame radiologico può permettere di evidenziare epatomegalia, splenomegalia, polmonite ed aerosacculite.
Lesioni: Nelle forme acute di frequente si evidenziano piccoli focolai necrotici in vari organi dovuti con ogni probabilità all’azione delle tossine. Fegato e milza risultano frequentemente ingrossati e le sierose (così come i sacchi aerei) presentano infiammazione fibrinosa. Broncopolmonite, enterite e degenerazione renale possono completare il quadro necroscopico. Nei maschi può evidenziarsi orchite determinante sterilità. Le alterazioni del midollo osseo (con conseguente anemia) e le proliferazioni connettivali in vari organi (specialmente in fegato e reni) si verificano nei casi cronici.
Diagnosi: Dei numerosi test diagnostici nessuno è da considerare “ideale” e la diagnosi di Chlamydiophilosi può essere confermata da uno o più test in presenza di sintomi clinici. E’ importante, tuttavia, individuare gli uccelli che, in assenza di sintomatologia, sono portatori ed eliminatori di C. psittaci per il rischio di infezione verso altri uccelli o esseri umani (in particolare bambini, anziani e soggetti immunodepressi). Nel caso in cui si desideri conoscere se gli uccelli sono infetti partendo da tamponi cloacali o campioni di feci bisogna considerare che C. psittaci viene eliminata dall’organismo in modo intermittente ed è, quindi, necessario, perché il test sia probante, eseguire i prelievi sugli animali per almeno tre giorni consecutivi
Esame citologico. E’ possibile allestire vetrini, colorati con i metodi di Giemsa, Macchiavello, Castaneda o Gimenez, a partire da impressioni di sezioni di organi (fegato o milza) o dai sacchi aerei (è il campione più probante) per evidenziare gli inclusi intracitoplasmatici (corpi elementari) delle cellule macrofagiche infettate. Questo metodo è rapido, ma non è dotato di elevata sensibilità (se risulta negativo non si può escludere che il volatile sia infetto) che può, tuttavia, essere aumentata utilizzando l’immunofluorescenza.
Esame colturale. Le Chlamydie possono essere isolate su colture cellulari o su embrione di pollo a partire da campioni di organo, tamponi o feci. Il metodo offre la massima sensibilità, ma richiede laboratori specializzati, precauzioni per gli operatori ed almeno due settimane di attesa.
Ricerca di anticorpi. Numerosi test sierologici sono stati impiegati per ricercare gli anticorpi nel sangue degli uccelli infetti; tra questi la fissazione del complemento (FC) è stato uno dei primi. La FC, tuttavia, presenta numerosi inconvenienti tali da non consigliarla per la diagnosi di
Sergio Giovannetti

Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da Sergio Giovannetti »

Parte seconda:
Chlamydiophilosi nei volatili:
molti uccelli (in particolare Pappagalli Cenerini ed Inseparabili) infetti da C. psittaci producono principalmente anticorpi non fissanti il complemento;
la componente C1 del complemento di cavia (utilizzato per la FC) è incompatibile col siero di molte specie;
la FC, riconoscendo le IgG, non svela infezioni recenti.
Sieri con titolo maggiore di 1:40 sono considerati positivi.
I test ELISA (disponibili anche in fase solida per le prove di campo) sono decisamente più affidabili evidenziando un’elevata sensibilità e riconoscendo la presenza di anticorpi in uccelli clinicamente sani ma con infezioni persistenti. Falsi positivi possono, tuttavia, osservarsi per reazione crociata verso anticorpi contro antigeni batterici di simile costituzione. I test di agglutinazione sul lattice, svelando le IgM, sono utilizzabili solo in caso di infezioni recenti. Il limite dei test sierologici è che non sempre nel corso dell’infezione da C. psittaci è possibile evidenziare anticorpi. La localizzazione intracellulare della C. psittaci (in particolare nelle infezioni latenti o persistenti) impedisce il contatto col sistema immunitario dell’ospite e l’antigene può essere riconosciuto solo quando, nel ciclo di replicazione, l’avvicendamento dei macrofagi libera piccoli quantitativi del batterio nel circolo ematico. In alcuni casi, inoltre, la C. psittaci induce immunosoppressione con scarsa o nulla produzione di anticorpi così come avviene nelle infezioni recenti.
Test rapidi ricercanti l’antigene. Si tratta di test (ELISA o agglutinazione su lattice) ideati in medicina umana per la ricerca di C. trachomatis da tamponi uretrali o cervicali. Riconoscendo l’antigene lipopolisaccaridico comune a tutto il genere Chlamydiophila, e quindi anche alla C. psittaci, sono utilizzabili anche in medicina veterinaria su feci, tamponi cloacali, congiuntivali o nasali ed omogenati di organi di uccelli sospetti. I test sono rapidi (il responso si ottiene al massimo in 4 ore), di facile esecuzione e di elevata sensibilità, ma talora evidenziano falsi positivi per reazione crociata verso alcuni antigeni batterici.
Sonde a DNA. La PCR può essere utilizzata come test diagnostico su uccelli vivi (tamponi, materiale bioptico, feci) o morti. Come specificato in precedenza non sempre nel circolo sanguigno sono presenti le Chlamydie (e di conseguenza il loro DNA) per cui testare il sangue del volatile con questo sistema non sempre è indicativo. La PCR è un test altamente sensibile in grado di svelare soggetti con infezione latente o persistente e, se la metodica è eseguita con attenzione e si utilizzano “primers” selezionati, non vi sono possibilità di incorrere in falsi positivi o falsi negativi.
E' stata rimossa la parte realtiva alle terapie...

. Alcune case produttrici di mangimi pellettati o estrusi commercializzano diete medicate con Clortetraciclina.
Prevenzione: Rigoroso controllo dei nuovi soggetti introdotti in allevamento. Quotidiana pulizia del fondo delle gabbie per impedire l’essiccamento e la volatilizzazione delle feci. Impedire l’accesso degli uccelli selvatici (in particolare dei Colombi) nell’allevamento.
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Re: clamidia?!?!?!!?!??! aiutooooooooooooo

Messaggio da krystopherspub »

grazieper l'esauriente spiegazione ma cn tutti sti termini scientifici io non dico che non ho capito nulla ma quasi in fine volevo sapere cosa devo fare oltre che il vet oggi ha fatto i prelievi di feci e sangue ed io in attesa di risp che devo fare o meglio che devo fare???devo iniziarmi a preoccupare???quello che mi preoccupa è l'incolumita mia e dei familiari... è vero che tengo molto al mio amazzone ma tengo sempre piu alla mia salute ed a quella della mia famiglia...cosa fare?cos posso fare??cosa devo fare??non vi nascondo che ho una paura esagerata...

sintomi pappagallo vie respiratorie non libere al 100%e occhio dx gonfio... pero tendo a precisare che qst sintomi ce li ha di tanto in tanto ogni tanto si gonfia l'okkio e sempre quando la sera prima piove sara semplice raffreddamento? se era climidia non avrei dovuto riscontrare problemi gia 6/7 mesi fa'?visto che i primi gonfiori si sono avuti verso l'autunno?? ma poi scompaiono ed ognitanto si gonfia? dimagrire per nulla perdita di appetito!per nulla!!! aiuooooooooooooooooooooooooo
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da Iris »

Stai calmo e attendi i risultati delle analisi, non ci metterà una vita a darti i risultati, quindi stai calmo!!!!!!! :smile3:
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Iris
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da Iris »

Sergio l'articolo verrà riportato sul sito internet del forum :smile3:
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da volovia »

Tranquillo Krys!! Se sei cosi' apprensivo sino al risultato delle analisi evita che Bimbo sia a contatto con membri della tua famiglia che "potrebbero" essere a rischio, bambini piccoli e anziani.
Il vet è Gino Conzo? Spero di si' perchè è veramente bravissimo!
Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (Mark Twain)
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da krystopherspub »

non è bimbo l'ara ma l'amazzone romeo che ho con me da un anno e mezzo...dove avra preso la climidia????o sara semplice raffreddamento??


Dr. Dario d'Ovidio
Medico Veterinario
Specialista in Patologia Aviare, del Coniglio e degli Animali Selvatici
Docente a contratto di Medicina degli Uccelli (Animali Esotici) da compagnia
c/o la Scuola di Specializzazione in
"Tecnolgia e Patologia delle secie avicole del coniglio e della selvaggina"
Università degli studi di Napoli "Federico II"
Facoltà di Medicina Veterinaria

questo è il veterinaio che ha fatto le visite e da cui attedo risposte...
volovia ha scritto:Tranquillo Krys!! Se sei cosi' apprensivo sino al risultato delle analisi evita che Bimbo sia a contatto con membri della tua famiglia che "potrebbero" essere a rischio, bambini piccoli e anziani.
Il vet è Gino Conzo? Spero di si' perchè è veramente bravissimo!
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Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da volovia »

Vale quanto ti ho detto prima.

Ma non mettere il carro davanti ai buoi, mica lo sai se è clamidia!!

Io ho avuto probabilmente un inseparabile portatore sano che mi ha fatto morire due suoi compagni nel giro di pochi giorni.
Dove ero allora non era possibile far alcun tipo di esame, il mio vet (per fortuna aviario!!) somministrò antibiotico a tutti i pappi e mi fece tenere il soggetto da solo e lontano dagli altri. E tutti vissero felici e contenti, pure io!
Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (Mark Twain)
Sergio Giovannetti

Re: clamidia?!?!?!!?!??!

Messaggio da Sergio Giovannetti »

volovia ha scritto:Tranquillo Krys!! Se sei cosi' apprensivo sino al risultato delle analisi evita che Bimbo sia a contatto con membri della tua famiglia che "potrebbero" essere a rischio, bambini piccoli e anziani.
Il vet è Gino Conzo? Spero di si' perchè è veramente bravissimo!
Certo che è Gino Conzo!
Intanto non fasciarti la testa prima del tempo.Nel frattempo se nella tua famiglia ci sono persone immunodepresse.L' immunodepressione è uno status in cui il nostro organismo non è in grado di produrre anticorpi.Questo status può avvenire per età, patologie degenerative, cure farmacologiche e chemioterapiche.Quello che devi fare è mantenere l'igiene più totale, ovvero pulizia delle feci prima dell'essicamento, evitare il contatto con essudati(i tipici scoli oculari di colore giallobrunastro), e dalle secrezioni salivari e nasali.
dove avra preso la climidia????
Questo è un tasto "dolente", per questo motivo consiglio sempre il test annuale.
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