Nymphicus Hollandicus
Moderatori: muron, Lorenzo, fabrizioP
Nymphicus Hollandicus
Nymphicus Hollandicus o Calopsitte
Il calopsitte (Nymphicus hollandicus) viene da molti chiamato "cacatua in miniatura", appartiene alla famiglia dei Nymphicinae per la sua predilizione per i corsi d''acqua, compresa nella famiglia dei Cacatuidae per la presenza del ciuffo erettile, la concentrazione di pigmenti carotenoidi sul capo, la cova alternata tra maschio e femmina e per i nidiacei con piumino giallo.
DESCRIZIONE
La caratteristica che colpisce a prima vista è il ciuffo e le guance rosse che gli conferiscono un aspetto docile e simpatico. Ha un corpo slanciato e la coda lunga ed appuntita per una lunghezza totale di 30-32 cm circa.
SESSAGGIO VISIVO
Il sessaggio è possibile effettuarlo dopo la prima muta, perchè i giovani presentano il piumaggio uguale alle femmine adulte.
Nella forma ancestrale, cinnamon, oliva, faccia gialla e silver il riconoscimento del sesso è molto semplice e basta osservare la differenza di colorazione del piumaggio: il maschio ha il capo e il ciuffo giallo con le guance di un arancione molto acceso e le timoniere bianche.
La femmina ha il capo grigio come il resto del corpo, il ciuffo più corto e grigio, le guance di un arancione sbiadito e le timoniere sono gialle.
In cattività si è dato origine a numerose mutazioni di colore che hanno reso sempre più difficile la distinzione dei due sessi.
Nella mutazione lutino guardando le barre presenti nel sottoala si può distinguere il maschio dalla femmina:
La femmina ha le barrature estese per tutta l'ala sia da giovane che da adulta.
Il maschio da giovane ha le barrature presenti solo nella parte esterna dell'ala mentre nella zona vicino al corpo sono assenti, da adulto le barre scompaiono.
Anche nel sottocoda nei maschi adulti le barrature scompaiono.
Nei perlati il riconoscimento è possibile solo dopo la prima muta dove nei maschi sparisce completamente la perlatura e rimane nelle femmine.
I maschi perlati da adulti sono identici ai maschi ancestrali.
ALLEVAMENTO
Riprodotto fuori dall’Australia con successo da oltre un secolo, è facilmente reperibile in cattività e l’allevatore è esonerato da ogni adempimento burocratico (denuncia delle nascite al Corpo Forestale dello Stato, registro di carico e scarico), che non è un particolare da poco.
E’ altresì numeroso anche nel continente australiano, senza alcun rischio di rarefazione ed in realtà non so per quale dei due criteri (abbondanza in natura o abbondanza in cattività) è tra gli unici tre pappagalli, insieme al Pappagallino Ondulato ed al Parrocchetto dal Collare, non contemplati dal CITES e per i quali non esiste perciò alcun tipo di restrizione nell’allevamento e nel commercio.Nonostante siano grandi volatori, come si può desumere dalla forma e ampiezza delle ali, possono vivere senza particolari disagi anche in gabbia, a patto che sia di dimensioni adeguate. L’alloggiamento in voliera è tuttavia da preferire.Possono convivere, fuori del periodo riproduttivo, con altri piccoli pappagalli australiani, come gli Ondulati, o quelli del gruppo dei Neophema e degli Psephotus, ma anche con i Parrocchetti dal Collare, ricordando che i Calopsitte sono assolutamente pacifici e possono eventualmente patire l’aggressività delle altre specie.
Sono animali fortemente sociali e vanno tenuti almeno in coppia. Un individuo spaiato è concepibile solo nel caso sia domestico e sia quasi sempre in contatto con l’allevatore o, comunque, con qualcuno del suo "nuovo gruppo" umano.
Possono vivere all’aperto tutto l’anno in una voliera protetta da pannelli di plastica rigida per ripararli dal vento.
Non hanno altrettanta resistenza al freddo i nidiacei.
ALIMENTAZIONE
La dieta allo stato selvatico piuttosto monotona, fa sì che in cattività sia facile allevarli con solo misto di semi secchi. Attualmente esistono in commercio valide miscele di semi già pronte.
RIPRODUZIONE
Pulli a 3 giorni
Pulli a 10 giorni
La riproduzione non presenta particolari difficoltà ed è consigliabile anche a chi è alle prime armi in questo splendido hobby.
Si tratta di uno di quei pochi casi, per quanto riguarda i pappagalli, dove si possono ottenere ottimi risultati anche con l’allevamento in colonia La maturità sessuale è raggiunta ad un anno di età e la formazione di una coppia non pone problemi: normalmente un maschio ed una femmina si gradiscono in brevissimo tempo.
Le coppie sono sempre fedeli tra di loro senza mischiarsi e convivevono pacificamente. L’unico momento di tensione sorge in primavera, in particolar modo tra le femmine, quando viengono collocati i nidi. Ma mettendone il doppio rispetto al numero di femmine si evitano litigi per la scelta del nido.Se si tengono, invece, separati per coppie in gabbioni, consiglio che le coppie possano vedersi e ascoltarsi l’un l’altra, creando in tal modo un ambiente più favorevole alla riproduzione. Questo perché sono animali gregari anche durante il periodo riproduttivo e in letteratura è riportato che capita, allo stato selvatico, che due coppie possano utilizzare contemporaneamente per la cova la stessa cavità di un albero, qualora scarseggino i siti idonei.Accettano qualunque tipo di nido a cassetta, orientativamente delle seguenti misure: base cm. 20x20 e altezza cm. 35 - 40, con un po’ di trucioli di legno sul fondo.
Il periodo di riproduzione in natura non è tanto legato a fattori stagionali, quanto alla disponibilità di cibo, come accade anche per il Pappagallino Ondulato.In cattività, ovviamente, l’alimentazione è sempre abbondante e l’induzione alla cova la deve gestire l’allevatore mettendo a disposizione, o meno, il nido.
Se si allevano in un locale chiuso, con temperatura e luminosità regolabili, l‘inizio del periodo riproduttivo è a discrezione dell’allevatore, mentre se si tengono all’aperto, si aspetterà come al solito l’arrivo della primavera.
Non si devono assolutamente far riprodurre in continuazione. Secondo Chvapil non bisognerebbe lasciar fare più di due covate all’anno, altrimenti la salute dei riproduttori potrebbero risentirne gravemente.
La deposizione è composta da 4 a 7 uova, deposte a giorni alterni e covano entrambi i sessi. Di solito il maschio cova di giorno e la femmina di notte, ma non è una regola ferrea.
I piccoli escono dall’uovo dopo una ventina di giorni, coperti da un piumino giallo e sono alimentati da entrambi i genitori.
Vanno inanellati quando cominciano ad aprirsi gli occhi, dopo una settimana di vita, con anello da 5 mm.
Si involano a circa un mese di età. Lo svezzamento è piuttosto lungo, se paragonato ai parrocchetti australiani, e dura almeno un mese, durante il quale i novelli vengono spesso imbeccati del genitore non impegnato nella cova della successiva deposizione. Capita che anche i fratelli più grandi, talvolta, aiutino i genitori nello svezzamento e pure altri Calopsitte adulti non parenti, a sottolineare la spiccata tendenza coloniale di questa specie.
Non sorgono di solito problemi di aggressività, ad esclusione delle normali scaramucce, e si possono lasciare tranquillamente i genitori insieme ai figli di tutte le covate.
Le mutazioni principali sono:
- Lutino :
Il piumaggio è completamente bianco tendente ad eccezione delle guance arancioni e della mascherina gialla che comprende il ciuffo. E' una mutazione molto apprezzata perchè ricorda moltissimo i classici cacatua bianchi.
Il sessaggio si effettua osservando il sottoala dei soggetti dopo la prima muta, se ha le barre gialle su tutte le piume è femmina, se ha le barre gialle solo sulle prime piume e non su quelle più vicine al corpo è maschio.
Guardando il sottocoda, se maschio non ha le barre gialle, se femmina ha le barre gialle.
- Perlato:
E' una mutazione autosomica (cioè legata agli autosomi, vale a dire non ai cromosomi che determinano il sesso) e recessiva. Le penne copritrici hanno aree gialle e determinano un aspetto a "scaglie", un po’ come il dorso delle Roselle. Nei maschi, tuttavia, con il passare delle mute, il piumaggio ritorna quasi identico all’ancestrale.
- Faccia Bianca :
Comparsa nel 1978 (Prin)con il giallo della faccia, del ciuffo e l’arancione delle macchie auricolari sostituiti dal bianco. Ne scaturisce un individuo dal piumaggio semplicemente bianco e grigio, ma di grande effetto. Si tratta anche in questo caso di una mutazione autosomica recessiva.
- Albino :
E' una combinazione di cromosomi legati al sesso e di autosomi. Il piumaggio è tutto completamente bianco, compreso il capo e il ciuffo, che risultano senza giallo, e senza macchie auricolari arancioni, l’occhio è rosso. In pratica si ottiene dalla combinazione tra il lutino e il faccia bianca.
- Pezzato:
E' stata la prima mutazione a comparire in cattività, sempre negli USA, attorno agli anni ’50 (Prin). Si alternano in modo disordinato aree di piumaggio bianche, grigie, gialle, comprese le remiganti e le timoniere. E’ una mutazione autosomica recessiva.
- Cinnamon o Cannella:
E' una mutazione legata ai cromosomi sessuali e la melanina prodotta nelle penne dell’uccello è bruna (feomelanina), per la soppressione di quella nera. L’individuo presenta una colorazione più tenue ed il grigio è sostituito dal color cannella. Inizialmente fu chiamata "Isabella".
- Silver o Argentato:
E' simile all’ancestrale, ma con un fattore di diluizione che scolorisce la melanina nera (eumelanina), facendo assumere al piumaggio una tonalità argentata.
- Faccia Gialla :
Molto simile alla mutazione ancestrale presenta la faccia del maschio tutta gialla con particolare risalto sulle guance che negli ancestrali sono di color arancio intenso, il ciuffo è di un giallo molto tenue mischiato ad una punta di grigio. Nella femmina il giallo delle guance è più tenue per il resto somiglia molto ad una femmina ancestrale. La loro bellezza è aime possibile ammirarla solo per foto perché come per i SILVER sono mutazioni non ancora arrivate in italia e in alcune parti del mondo.
- Oliva :
E’ una mutazione che rassomiglia a molte mutazioni la testa è come negli ancestrali nelle femmine e come nei lutino nei maschi, il corpo è un bianco sporco molto bello e il dorso e la coda è di un colore grigio scuro. Anche questa mutazione è abbastanza complicata da ritrovare nel commercio italiano.
Da incroci con questi tipi fondamentali, si ottengono poi una vasta serie di livree: dai perlati cannella ai lutini perlati, dai perlati pezzati ai pezzati cannella, dai perlati faccia bianca ai pezzati faccia bianca e così via. Approfondiremo gli aspetti legati alla genetica eventualmente in futuro, se di interesse.
Il calopsitte (Nymphicus hollandicus) viene da molti chiamato "cacatua in miniatura", appartiene alla famiglia dei Nymphicinae per la sua predilizione per i corsi d''acqua, compresa nella famiglia dei Cacatuidae per la presenza del ciuffo erettile, la concentrazione di pigmenti carotenoidi sul capo, la cova alternata tra maschio e femmina e per i nidiacei con piumino giallo.
DESCRIZIONE
La caratteristica che colpisce a prima vista è il ciuffo e le guance rosse che gli conferiscono un aspetto docile e simpatico. Ha un corpo slanciato e la coda lunga ed appuntita per una lunghezza totale di 30-32 cm circa.
SESSAGGIO VISIVO
Il sessaggio è possibile effettuarlo dopo la prima muta, perchè i giovani presentano il piumaggio uguale alle femmine adulte.
Nella forma ancestrale, cinnamon, oliva, faccia gialla e silver il riconoscimento del sesso è molto semplice e basta osservare la differenza di colorazione del piumaggio: il maschio ha il capo e il ciuffo giallo con le guance di un arancione molto acceso e le timoniere bianche.
La femmina ha il capo grigio come il resto del corpo, il ciuffo più corto e grigio, le guance di un arancione sbiadito e le timoniere sono gialle.
In cattività si è dato origine a numerose mutazioni di colore che hanno reso sempre più difficile la distinzione dei due sessi.
Nella mutazione lutino guardando le barre presenti nel sottoala si può distinguere il maschio dalla femmina:
La femmina ha le barrature estese per tutta l'ala sia da giovane che da adulta.
Il maschio da giovane ha le barrature presenti solo nella parte esterna dell'ala mentre nella zona vicino al corpo sono assenti, da adulto le barre scompaiono.
Anche nel sottocoda nei maschi adulti le barrature scompaiono.
Nei perlati il riconoscimento è possibile solo dopo la prima muta dove nei maschi sparisce completamente la perlatura e rimane nelle femmine.
I maschi perlati da adulti sono identici ai maschi ancestrali.
ALLEVAMENTO
Riprodotto fuori dall’Australia con successo da oltre un secolo, è facilmente reperibile in cattività e l’allevatore è esonerato da ogni adempimento burocratico (denuncia delle nascite al Corpo Forestale dello Stato, registro di carico e scarico), che non è un particolare da poco.
E’ altresì numeroso anche nel continente australiano, senza alcun rischio di rarefazione ed in realtà non so per quale dei due criteri (abbondanza in natura o abbondanza in cattività) è tra gli unici tre pappagalli, insieme al Pappagallino Ondulato ed al Parrocchetto dal Collare, non contemplati dal CITES e per i quali non esiste perciò alcun tipo di restrizione nell’allevamento e nel commercio.Nonostante siano grandi volatori, come si può desumere dalla forma e ampiezza delle ali, possono vivere senza particolari disagi anche in gabbia, a patto che sia di dimensioni adeguate. L’alloggiamento in voliera è tuttavia da preferire.Possono convivere, fuori del periodo riproduttivo, con altri piccoli pappagalli australiani, come gli Ondulati, o quelli del gruppo dei Neophema e degli Psephotus, ma anche con i Parrocchetti dal Collare, ricordando che i Calopsitte sono assolutamente pacifici e possono eventualmente patire l’aggressività delle altre specie.
Sono animali fortemente sociali e vanno tenuti almeno in coppia. Un individuo spaiato è concepibile solo nel caso sia domestico e sia quasi sempre in contatto con l’allevatore o, comunque, con qualcuno del suo "nuovo gruppo" umano.
Possono vivere all’aperto tutto l’anno in una voliera protetta da pannelli di plastica rigida per ripararli dal vento.
Non hanno altrettanta resistenza al freddo i nidiacei.
ALIMENTAZIONE
La dieta allo stato selvatico piuttosto monotona, fa sì che in cattività sia facile allevarli con solo misto di semi secchi. Attualmente esistono in commercio valide miscele di semi già pronte.
RIPRODUZIONE
Pulli a 3 giorni
Pulli a 10 giorni
La riproduzione non presenta particolari difficoltà ed è consigliabile anche a chi è alle prime armi in questo splendido hobby.
Si tratta di uno di quei pochi casi, per quanto riguarda i pappagalli, dove si possono ottenere ottimi risultati anche con l’allevamento in colonia La maturità sessuale è raggiunta ad un anno di età e la formazione di una coppia non pone problemi: normalmente un maschio ed una femmina si gradiscono in brevissimo tempo.
Le coppie sono sempre fedeli tra di loro senza mischiarsi e convivevono pacificamente. L’unico momento di tensione sorge in primavera, in particolar modo tra le femmine, quando viengono collocati i nidi. Ma mettendone il doppio rispetto al numero di femmine si evitano litigi per la scelta del nido.Se si tengono, invece, separati per coppie in gabbioni, consiglio che le coppie possano vedersi e ascoltarsi l’un l’altra, creando in tal modo un ambiente più favorevole alla riproduzione. Questo perché sono animali gregari anche durante il periodo riproduttivo e in letteratura è riportato che capita, allo stato selvatico, che due coppie possano utilizzare contemporaneamente per la cova la stessa cavità di un albero, qualora scarseggino i siti idonei.Accettano qualunque tipo di nido a cassetta, orientativamente delle seguenti misure: base cm. 20x20 e altezza cm. 35 - 40, con un po’ di trucioli di legno sul fondo.
Il periodo di riproduzione in natura non è tanto legato a fattori stagionali, quanto alla disponibilità di cibo, come accade anche per il Pappagallino Ondulato.In cattività, ovviamente, l’alimentazione è sempre abbondante e l’induzione alla cova la deve gestire l’allevatore mettendo a disposizione, o meno, il nido.
Se si allevano in un locale chiuso, con temperatura e luminosità regolabili, l‘inizio del periodo riproduttivo è a discrezione dell’allevatore, mentre se si tengono all’aperto, si aspetterà come al solito l’arrivo della primavera.
Non si devono assolutamente far riprodurre in continuazione. Secondo Chvapil non bisognerebbe lasciar fare più di due covate all’anno, altrimenti la salute dei riproduttori potrebbero risentirne gravemente.
La deposizione è composta da 4 a 7 uova, deposte a giorni alterni e covano entrambi i sessi. Di solito il maschio cova di giorno e la femmina di notte, ma non è una regola ferrea.
I piccoli escono dall’uovo dopo una ventina di giorni, coperti da un piumino giallo e sono alimentati da entrambi i genitori.
Vanno inanellati quando cominciano ad aprirsi gli occhi, dopo una settimana di vita, con anello da 5 mm.
Si involano a circa un mese di età. Lo svezzamento è piuttosto lungo, se paragonato ai parrocchetti australiani, e dura almeno un mese, durante il quale i novelli vengono spesso imbeccati del genitore non impegnato nella cova della successiva deposizione. Capita che anche i fratelli più grandi, talvolta, aiutino i genitori nello svezzamento e pure altri Calopsitte adulti non parenti, a sottolineare la spiccata tendenza coloniale di questa specie.
Non sorgono di solito problemi di aggressività, ad esclusione delle normali scaramucce, e si possono lasciare tranquillamente i genitori insieme ai figli di tutte le covate.
Le mutazioni principali sono:
- Lutino :
Il piumaggio è completamente bianco tendente ad eccezione delle guance arancioni e della mascherina gialla che comprende il ciuffo. E' una mutazione molto apprezzata perchè ricorda moltissimo i classici cacatua bianchi.
Il sessaggio si effettua osservando il sottoala dei soggetti dopo la prima muta, se ha le barre gialle su tutte le piume è femmina, se ha le barre gialle solo sulle prime piume e non su quelle più vicine al corpo è maschio.
Guardando il sottocoda, se maschio non ha le barre gialle, se femmina ha le barre gialle.
- Perlato:
E' una mutazione autosomica (cioè legata agli autosomi, vale a dire non ai cromosomi che determinano il sesso) e recessiva. Le penne copritrici hanno aree gialle e determinano un aspetto a "scaglie", un po’ come il dorso delle Roselle. Nei maschi, tuttavia, con il passare delle mute, il piumaggio ritorna quasi identico all’ancestrale.
- Faccia Bianca :
Comparsa nel 1978 (Prin)con il giallo della faccia, del ciuffo e l’arancione delle macchie auricolari sostituiti dal bianco. Ne scaturisce un individuo dal piumaggio semplicemente bianco e grigio, ma di grande effetto. Si tratta anche in questo caso di una mutazione autosomica recessiva.
- Albino :
E' una combinazione di cromosomi legati al sesso e di autosomi. Il piumaggio è tutto completamente bianco, compreso il capo e il ciuffo, che risultano senza giallo, e senza macchie auricolari arancioni, l’occhio è rosso. In pratica si ottiene dalla combinazione tra il lutino e il faccia bianca.
- Pezzato:
E' stata la prima mutazione a comparire in cattività, sempre negli USA, attorno agli anni ’50 (Prin). Si alternano in modo disordinato aree di piumaggio bianche, grigie, gialle, comprese le remiganti e le timoniere. E’ una mutazione autosomica recessiva.
- Cinnamon o Cannella:
E' una mutazione legata ai cromosomi sessuali e la melanina prodotta nelle penne dell’uccello è bruna (feomelanina), per la soppressione di quella nera. L’individuo presenta una colorazione più tenue ed il grigio è sostituito dal color cannella. Inizialmente fu chiamata "Isabella".
- Silver o Argentato:
E' simile all’ancestrale, ma con un fattore di diluizione che scolorisce la melanina nera (eumelanina), facendo assumere al piumaggio una tonalità argentata.
- Faccia Gialla :
Molto simile alla mutazione ancestrale presenta la faccia del maschio tutta gialla con particolare risalto sulle guance che negli ancestrali sono di color arancio intenso, il ciuffo è di un giallo molto tenue mischiato ad una punta di grigio. Nella femmina il giallo delle guance è più tenue per il resto somiglia molto ad una femmina ancestrale. La loro bellezza è aime possibile ammirarla solo per foto perché come per i SILVER sono mutazioni non ancora arrivate in italia e in alcune parti del mondo.
- Oliva :
E’ una mutazione che rassomiglia a molte mutazioni la testa è come negli ancestrali nelle femmine e come nei lutino nei maschi, il corpo è un bianco sporco molto bello e il dorso e la coda è di un colore grigio scuro. Anche questa mutazione è abbastanza complicata da ritrovare nel commercio italiano.
Da incroci con questi tipi fondamentali, si ottengono poi una vasta serie di livree: dai perlati cannella ai lutini perlati, dai perlati pezzati ai pezzati cannella, dai perlati faccia bianca ai pezzati faccia bianca e così via. Approfondiremo gli aspetti legati alla genetica eventualmente in futuro, se di interesse.
Re: Nymphicus Hollandicus
Questo post è uguale a quello dell'alevamento iris perchè già lì io e iris ci sbacciammo le maniche per creare una bella descrizione il più approfondita possibile ora qui la potete leggere tutti.
Spero di avervi chiarito le vostre curiosità....
Spero di avervi chiarito le vostre curiosità....
Re: Nymphicus Hollandicus
complimenti................molto carino e esauriente
Re: Nymphicus Hollandicus
I miei lutini nella foto però sono i più belli non dite di no!
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Re: Nymphicus Hollandicus
beh sono carucci ..................bellissimi..........
Re: Nymphicus Hollandicus
funziona la mazza per ottenere complimenti
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Re: Nymphicus Hollandicus
diciamo che aiuta
Re: Nymphicus Hollandicus
Ho aggiunto le foto dei miei nidacei nel Paragrafo della riproduzione così chi non ha mai visto i pulli può vederli nella scheda
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Re: Nymphicus Hollandicus
che belli!
Re: Nymphicus Hollandicus
complimenti ottima descizione 11 su 10
Re: Nymphicus Hollandicus
i silverrr li voglioooo
Re: Nymphicus Hollandicus
Bellissima descrizione, grazie!!!!
Re: Nymphicus Hollandicus
ma grazie a te
io l'ho fatta per essere letta non per stare a riempire uno spazio web
spero che vi serva a capire lo stupendo mondo di questo intelligentissimo ucello
di cui si sottovaluta tatissimo il valore
io l'ho fatta per essere letta non per stare a riempire uno spazio web
spero che vi serva a capire lo stupendo mondo di questo intelligentissimo ucello
di cui si sottovaluta tatissimo il valore
- Everglades
- Calopsitte
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- Iscritto il: ven lug 18, 2008 9:18 pm
- Località: Agrigento
Re: Nymphicus Hollandicus
bravo, mi hai chiarito molti punti ^^
ed in effetti non son così pessimi...li sto rivalutando un pochino...
ed in effetti non son così pessimi...li sto rivalutando un pochino...
Re: Nymphicus Hollandicus
ecco alcune foto della calo abina! visto che nn ne avete messe
http://tbn0.google.com/images?q=tbn:3Nj ... lbino1.JPG
http://tbn0.google.com/images?q=tbn:3Nj ... lbino1.JPG
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- calopsittes_albino.jpg (4.48 KiB) Visto 10662 volte
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- 14_10_2003 (43)_jpg.jpg (3.05 KiB) Visto 10672 volte
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- ALBINO.JPG (56.04 KiB) Visto 10658 volte
Re: Nymphicus Hollandicus
uff già è difficile trovare le calo ancestrali nei negozietti... figuriamoci se riuscirò mai a trovare delle silver eppure sono così belle
°MaNu°
Re: Nymphicus Hollandicus
non è difficile è impossibileManu ha scritto:uff già è difficile trovare le calo ancestrali nei negozietti... figuriamoci se riuscirò mai a trovare delle silver eppure sono così belle
Re: Nymphicus Hollandicus
Le calopsitte silver si possono trovare con molta facilità solo c'è un piccolissimo dettaglio insignificante .......................... in italia non esiste ancora sta mutazione come l'oliva sono mutazioni presenti sono nell'america latina.................un giorno mi riuscirò a fare un giretto e prendermi qualche coppia e poi sarà la fine