quindi se leggete dei nomi sono riferiti all utente e al suo pappa..
ho deciso di copiarlo perchè ho capito molte cose leggendolo.
spero non sia contro le regole del forum, se cosi fosse invito glia mministratori a togliere pure la discussione..
PSil mittente a quanto ho capito lavora Al Natural Encounters, Inc.(non so che sia penso un parco naturale)
lo scrivo in 3 post perchè non ci sta
Mi chiamo Chris Jenkins, e sono uno degli addestratori ‘anziani’ al Natural Encounters, Inc. Ho ricevuto la tua domanda sull’addestramento del tuo pappagallino, e mi fa piacere offrirti qualche suggerimento.
Innanzi tutto, vorrei congratularmi con te per voler cercare di approfondire le tue conoscenze sull’addestramento e costruire un buon rapporto con il tuo pappagallo. Mi sembra che avete già un bel rapporto, ed è un’ottima cosa che cerchi un modo per migliorarlo ancora di più. Al Natural Encounters, Inc., ci sforziamo molto per addestrare tutti i nostri animali con il metodo del rinforzo positivo.
In poche parole, ogni volta che un animale fa qualcosa che a noi piace, ci assicuriamo che riceva una ricompensa (o, usando le tue parole, premiandolo, se fa ciò che ci aspettiamo da lui). Se l’animale fa qualcos’altro, oppure sceglie di non esibire il comportamento richiestogli, noi lo ignoriamo e riproviamo più tardi. Troppe persone cercano di insegnare agli animali usando le punizioni, e anche se in alcune situazioni può essere un metodo efficace che produce dei risultati, può confondere, frustrare e (nella sua forma peggiore) far soffrire l’animale, producendo una grande varietà di effetti collaterali negativi.
Il fatto che tu abbia compreso l’importanza del rinforzo positivo dimostra che hai fatto un passo avanti rispetto a molti proprietari di pappagalli, e ti fornisce una base per l’addestramento che vorrai svolgere con Pepito.
Al Natural Encounters, Inc., ci piace pensare all’addestramento come a qualcosa che avviene ogni singola volta che interagiamo con un animale. L’addestramento, nella sua forma più basilare, avviene quando un animale impara a dirigere il suo comportamento in modo da ricevere la conseguenza desiderata. Così, senza rendertene conto, hai addestrato il tuo pappagallo da quando sta con te!
Tutte le azioni di Pepito che hai descritto - venire verso di te quando ti avvicini alla gabbia, salire sulla tua mano, volare su di te - sono tutti comportamenti che il tuo pappagallino ha imparato a compiere. Molte domande che riceviamo dai proprietari di pappagalli sono su come insegnargli a fare le cose che il tuo pappagallo sa già fare. Dovresti congratularti, perché hai già insegnato al tuo pappagallo più di quello che molti pappagalli imparano nel corso di tutta la loro vita!
Mi sembra che vorresti iniziare ad usare dei metodi di addestramento più formali, nei quali stabilisci degli obiettivi per ottenere un comportamento che desideri, e che vorresti capire come è meglio procedere per insegnare quei comportamenti. Ti darò un’idea di come lavoriamo con i nostri animali, penso che gli stessi metodi saranno molto efficaci anche per te.
Quando decidiamo di insegnare un comportamento, la prima cosa che dobbiamo fare è quella di definire come sarà il comportamento finale. Il comportamento è, per definizione, tutto ciò che può essere osservato. Perciò cerchiamo di essere il più possibile specifici. Per esempio: “Vorrei che il pappagallo cammini verso la corda e che la tiri col becco per far suonare una campanella”.
Più siamo specifici nel definire un comportamento, più facile sarà per noi dividerlo in piccole approssimazioni, i “passi da bambino”, che il pappagallo svolgerà fino a compiere tutto il comportamento, dall’inizio alla fine.
In ogni tipo di addestramento, è importante comunicare al pappagallo quando compie un’azione giusta. Secondo il comportamento che viene svolto, potrebbe risultarti difficile dare un premio a Pepito nel momento esatto che compie un’azione che tu vuoi premiare.
Al Natural Encounters, Inc., quando vogliamo far sapere ai nostri pappagalli che hanno fatto una cosa giusta, usiamo quello che viene definito un “ponte”, che normalmente consiste in un rapido “bravo!”. L’uso del “ponte” comunica al pappagallo che quello ha fatto in quel preciso momento era una cosa buona, e che è in arrivo un premio. Viene chiamato “ponte” perché collega il periodo di tempo che passa tra lo svolgimento del comportamento desiderato e quello in cui l’animale riceve il premio per averlo compiuto. Dire “bravo!” ai nostri pappagalli, è uguale al rumore del clicker usato dagli addestratori di cani, o al fischio usato dagli addestratori di mammiferi marini.
Per quanto riguarda la ricompensa da usare durante l’addestramento, solo il tuo pappagallo può farti sapere cosa gli piace. Molti proprietari di parrocchetti con i quali ho parlato, mi hanno detto che il premio preferito dai loro pappagallini è il miglio, mentre altri preferiscono dei piccoli premi in semi disponibili nella maggior parte dei negozi. Tuttavia, alcuni pappagalli ignorano del tutto i premi alimentari, preferendo come ricompensa la presenza della loro persona preferita o del gioco che gli piace di più. Considerando che il tuo pappagallino mangia dalla tua mano, non dovrebbero esserci problemi a fargli accettare da te un cibo in premio durante l’addestramento. Se gli piace essere toccato, una grattatina può essere un premio ugualmente valido.