Premessa!!mi scuso con Archimede per l'O.T..ilyna ha scritto:ma è impressionante..posso chiederti come hai fatto? mi scoccia e non poco tenere i miei parrocchetti dal collare in gabbia, ma la paura che, se un giorno vorrò portarli fuori, con 1 minimo spavento scappino, la paura è davvero tanta.... Puoi spiegarmi come hai fatto?![]()
Ancora complimenti..è bellissimo soprauttto quando torna da te e si fa coccolare..come x dire " hai visto come sono bravo ? ora ricompensa.hihihi

ciao,ti consiglio di non portate il tuo pappa fuori di casa, se è un soggetto adulto anche se allevato a mano finiresti per perderlo e per lui sarebbe morte quasi certa.
Premetto che quello che sto per scrivere non è la Bibbia ma è solo il mio punto di vista.
sono del parere che molte "qualite" sono scritte nel patrimonio genetico del soggetto..anche se l'ambiente dove vive può modificare il comportamento in modo sensibile,questo perchè animali intelligenti hanno capacità di imparare nuove risposte e correggere il loro carattere...
Quindi la "qualità" di imparare a riconoscere un territorio e di non andare via ,forse, è dipeso dal fatto che i pappagalli sono animali stazionari, o quasi, e quando si spostano lo fanno in colonia o in piccoli gruppi.
Inoltre quando i pappagalli si spostano utilizzano la comunicazione acustica per segnalare la propria posizione al resto della colonia e viceversa.
quindi se mentre il soggetto è in volo sente costantemente un richiamo conosciuto avrà sempre costantemente la consapevolezza di dove si trova il suo padrone, questo lo aiuta a non perdere mai il contatto con la sua colonia(il padrone).
Certo,secondo me, è opportuno prendere un novello non ancora svezzato e portarlo in giro,per mesi con una pettorina ad esempio, nel posto dove in futuro verrà liberato in modo che inizi a prendere visione e conoscenza del "suo" territorio che non deve essere un posto come quello del video pieno di case e di alberi ma è preferibile scegliere luoghi di campagna ; nel frattempo,il pappa, deve imparare un richiamo che può essere un nome o meglio ancora un fischio.
Nello step successivo si iniziano a fare le prove al chiuso e si vede se al richiamo il soggetto risponde con un suono e si avvicina al padrone.
bisogna farlo volare tanto al chiuso,per fargli sviluppare i pettorali necessari per avere un volo rapido che gli consentirà di allontanarsi, in futuro, in modo semplice da gazze o corvi.
Il resto viene da se è come se fosse già tutto scritto nel patrimonio genetico dell'animale non credo quindi che ci sia un vero metodo..non è l'uomo che addestra il pappagallo ma è l'uomo che deve conoscere i comportamenti istintivi dell'animale per poter comunicare con lui.
poichè penso che soggetti che abbiano nel loro istinto queste qualità cosi sviluppate siano pochi è preferibile, a mio avviso, non portare mai fuori di casa un pappa;
ciao.