allevando a mano

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niki
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allevando a mano

Messaggio da niki »

ciao io sto allevando allevando una coco a mano, questo sarebbe per un signore che conosco, anziano, allora per fargli un po' di compagnia gli sto allevando un piccolo pappagallino, lo sto allevando a mano, questo ha 2 settimane, ma è già grandicello, anke se già sta imparando a conoscere la siringa, cmq tra poco ve lo mostrerò e vi farò seguire le fasi di crescita fino allo svezzamento, ( sempre se siete d'accordo)
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mari89
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Re: allevando a mano

Messaggio da mari89 »

ma che carino... :smile3: appena hai 5 minuti vieni e me lo porti? :mrgreen:
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yariman
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Re: allevando a mano

Messaggio da yariman »

propio bello....
sto tornando a pieno regime!!!!!
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generale
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Re: allevando a mano

Messaggio da generale »

bellissimo complimentoni hihihi :lol: :lol: :lol:
domanda e avrai una risposta
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mari89
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Re: allevando a mano

Messaggio da mari89 »

visto di presenza è ancora piu carino :mrgreen: sembra gia molto tranquillo anche se lo hai tolto dal nido oggi...
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niki
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Re: allevando a mano

Messaggio da niki »

no vabè oggi più ke tranquillo era terrorizzato, ma spero che col tempo potremmo istaurare un bel rapporto anke se nn tardi dovremo separarci
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mari89
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Re: allevando a mano

Messaggio da mari89 »

io mi ci affezionerei troppo. :mrgreen: .. poi lo sai come sono fatta...
:roll: è poi è troppo simpatico...
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niki
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Re: allevando a mano

Messaggio da niki »

che carino poco fa è stato nella mia mano a farsi fare l coccole, che bellino...........quando gli facevo i grattini si arroffava tutte le "piume" (ha i calami kiusi ankora), è davvero calmo, con la siringa è ankora poco confidente nel senso che nn apre da solo la bocca, ma appena lo forzo un poco mangia abbastanza in fretta, cmq tutto sommato nn mi lamento si sta rivelando molto meno problematico dell'altro,(anke perhè aveva solo 6 gg) spero che entro questa settimana possiamo entrare del tutto in sintonia......................
ciao niki
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mari89
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Re: allevando a mano

Messaggio da mari89 »

è davvero simpatico.. vedrai che presto diventera sicuramente docilissimo :smile3:
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Gaetano
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Re: allevando a mano

Messaggio da Gaetano »

è bellissimoooo.secondo me appena prende un po piu di confidenza questo diventa bello vispo :smile3: :smile3:
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Re: allevando a mano

Messaggio da niki »

grazie, già si sta viziando con le coccole, quando gli faccio i grattini tutto si arruffa sto cosetto è davvero bello
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Maracaybo
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Re: allevando a mano

Messaggio da Maracaybo »

Mi dite perfavore le dosi, se va bene la A21, gli orari delle poppate durante i vari stadi di crescita , quanto deve pesare e a quanti giorni e meglio toglierli dal nido?
In poche parole tutto quello che ce' da sapere per un allevamento a mano di una Coco!
Vorrei ritentare dopo la brutta esperienza di una calo che dopo 5 giorni mi e' morta.....e il vet mi ha detto di virus gastro esofageo vabe'! :cry:

P.S. Il Pulletto e' fantastico!!

Grazie in anticipo!
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Re: allevando a mano

Messaggio da generale »

Maracaybo ha scritto:Mi dite perfavore le dosi, se va bene la A21, gli orari delle poppate durante i vari stadi di crescita , quanto deve pesare e a quanti giorni e meglio toglierli dal nido?
In poche parole tutto quello che ce' da sapere per un allevamento a mano di una Coco!
Vorrei ritentare dopo la brutta esperienza di una calo che dopo 5 giorni mi e' morta.....e il vet mi ha detto di virus gastro esofageo vabe'! :cry:

P.S. Il Pulletto e' fantastico!!

Grazie in anticipo!
a riecco la scheda per allevare a stecco. studiala bene e facci sapere l'evolversi ciao
IMBECCATE E PAPPA

Di seguito forniremo uno schema il più standard possibile da seguire sul numero di imbeccate da somministrare ad un pullo durante le sue fasi di crescita, lasciando comunque a discrezione dell’allevatore se aumentare o meno il numero delle somministrazioni ed il tempo intercorso fra le stesse, valutazioni queste che variano da soggetto a soggetto, in base all’età, allo stato di salute o alla specie di appartenenza:

• Prima settimana di vita 7 imbeccate al giorno;

• Seconda settimana di vita 6 imbeccate al giorno;

• Terza settimana di vita 5 imbeccate al giorno;

• Quarta settimana di vita 4 imbeccate al giorno;

• Durante la quinta e sesta settimana 3 imbeccate al giorno;

• Durante la sesta e la settima 2 imbeccate al giorno, una il mattino e una la sera.

Tra un'imbeccata e l'altra consigliamo comunque di attendere il tempo sufficiente per far si che il gozzo sia completamente vuoto e non ci siano tracce di pappa dell'imbeccata precedente, una volta al giorno è bene aspettare una mezz'ora abbondante dallo svuotamento del gozzo in quanto è utile che il pullo pulisca il suo apparato digerente completamente, magari somministrando un po' meno pappa nell'imbeccata di metà giornata.
È importante la temperatura della pappa nel momento della somministrazione, dovrà essere 38/40°C. Se fosse più calda si rischierebbe di ustionare il gozzo del nidiaceo con conseguenze spesso tragiche. Nel caso fosse più fredda di 38°C si renderà più difficoltosa la digestione della pappa e rischieremmo quindi di creare uno stato di stasi del cibo nel gozzo, dovuto al precoce indurimento della pappa, con l’eventuale fermentazione del cibo stesso, con notevoli problemi legati allo stato di salute del nidiaceo. La consistenza della pappa sarà variabile a seconda dell'età del soggetto, quindi più liquida nei soggetti giovani e più consistente (tipo yogurt) dei soggetti più maturi, in ogni caso non dovrà mai essere asciutta e/o grumolosa. Se si devono alimentare più soggetti è preferibile, preparare prima diverse siringhe già piene di pappa e lasciate a bagno nell'acqua alla temperatura di 40°C, in questo modo la pappa resterà sempre alla temperatura ottimale.


PREPARAZIONE E METODOLOGIA PASSO A PASSO

fPrima dell'imbeccata mattutina è buona norma pesare il nidiaceo per accertarci che stia aumentando di peso, o al massimo che sia stabile, se si notano diminuzioni significa che è in corso una patologia ed è doveroso portarlo quanto prima da un veterinario aviario. Fatto ciò, prima di preparate la pappa d'imbecco, dovremmo preoccuparci dell'igiene delle strumentazione che andremmo ad utilizzare, quindi: siringa, contenitori, cucchiaino per mescolare la pappa. Per fare ciò immergete gli accessori all'interno di un recipiente con dell'acqua con l'aggiunta di disinfettante nelle dosi riportate sulla confezione per alcuni minuti. Risciacquate il tutto molto accuratamente sotto acqua corrente. Scaldate dell'acqua (possibilmente non di rubinetto) tramite un tegamino o un forno a microonde, in una tazzina di caffè fino a raggiungere il punto di ebollizione, questo per un'eventuale prevenzione ed uccidere eventuali impurità presenti nell'acqua. In un altra tazzina andremmo a versare circa due cucchiaini di caffè di pappa in polvere e successivamente aggiungeremo dell'acqua ancora ben calda con l'aiuto della siringa (circa 15-20ml su due cucchiaini di prodotto). Mescoleremo quindi energicamente, preoccupandoci di non creare grumi, non tanto perché la siringa si tappa, ma più per quello che possono causare al pullo, infatti sono spesso causa causa di problemi digestivi o di fermentazioni ingluviali. Le eprime volte difficilmente la pappa avrà la consistenza voluta, nel caso sia troppo liquida potremmo aggiungere altra polvere, al contrario, se risulta eccessivamente densa andremmo ad aggiungere un po' di acqua calda. Una volta raggiunta la consistenza voluta lasciamo riposare per un minuto. Andremo quindi a mescolare un'ultima volta per portare la pappa ad una temperatura uniforme e a questo punto misureremo la temperatura della crema tramite l'ausilio del termometro per alimenti. Una volta accertati che la temperatura sia compresa tra 38 e 40 °C potremmo aspirare tramite la siringa senza ago la crema che servirà per nutrite il nidiaceo, con piccoli urti sulla siringa faremo uscire eventuali bolle d'aria che si saranno inserite nella siringa durante la fase di aspirazione.
A questo punto posizionatevi davanti al pullus, il quale sarà fuori dal suo “nido” su un foglio di carta assorbente, e andate a introdurre la siringa nel lato sinistro del becco. Spesso accade soprattutto le prime volte che il piccolo, stenti a capire che è giunta l’ora della pappa, rifiutando il cibo, quindi andremo a stimolarlo, toccando con la punta della siringa ai lati del becco. Normalmente questo meccanismo risulta efficace, ma ci sono sempre eccezioni in cui il pullo non recepisce che è arrivata l'ora di mangiare anche dopo questa stimolazione. Si dovrà quindi, con delicatezza, inserire e far scivolare la siringa nel lato sinistro del becco fino a giungere nell'apparato orale del pullo e permetterci così di imbeccarlo. Anche nei soggetti più difficili da trattare solitamente già al secondo giorno non avrete più questa difficoltà in quanto alla semplice stimolazione con la siringa non ritarderanno ad aprire la bocca in attesa del cibo. Durante l'imbeccata, che ricordiamo ancora una volta è preferibile eseguire sul lato sinistro del becco in quanto è più vicino all'esofago, andremo a tenere con una mano la testa del pullo che si muoverà con movimenti irregolari, quasi convulsi, e con l'altra premeremo sullo stantuffo della siringa in modo da far arrivare la pappa nel gozzo del nidiaceo. Quando il tatto l'ingluvie (gozzo) sarà teso ma morbido al tatto il nidiaceo potrà ritenersi sazio e termineremo quindi con l'imbeccata, anche se quest'ultimo chiede ancora pappa. Se invece il gozzo risulta teso e duro al tatto dovremo prestare maggior attenzione alla prossima imbeccata perché è segno evidente che ha ingurgitato troppa pappa.
6Una volta che l’imbeccata si è conclusa, prima di riporre il nidiaceo nel suo contenitore pulito a cui avremmo cambiato il fondo assorbente, dovremmo controllare che non vi siano nel becco o nel corpo del piccolo delle tracce di pastone o feci e qualora accidentalmente si dovesse verificare in fase di imbecco tale situazione, si dovrà pulire garbatamente e perfettamente il soggetto, servendosi di un po’ di acqua tiepida e della carta assorbente, così facendo eviteremo futuri problemi fisici legati alla scarsa igiene, evitando nel contempo di imbrattare e quindi impedire alle piume di crescere normalmente, cosa che non succede se tra i pori della pelle ed i calami delle piume si forma uno strato di sporcizia che impedirà alla piuma od alla penna di svilupparsi correttamente nel giusto senso.
Andremo quindi a pulire scrupolosamente ogni singolo accessorio usato sotto acqua corrente, e li depositeremo nel contenitore con acqua e disinfettante da dove li abbiamo presi all'inizio della pratica. Questa soluzione disinfettante andrà cambiata ogni due giorni. Lo stantuffo della siringa sarà aggredito dagli agenti disinfettanti del prodotto usato, questo ne causa un indurimento della siringa stessa, dovremmo quindi sostituirla con una nuova circa ogni tre giorni.


CONCLUSIONI

dAlle prime esperienze di imbecco sarà difficile calcolare la consistenza ottimale della pappa e la quantità da preparare in base al reale bisogno e accadrà sicuramente di buttarne via una certa quantità, ma con l'esperienza queste difficoltà saranno sempre meno evidenti e tutte queste tecniche diverranno più semplici da gestire, anche perché nel frattempo il nostro Inseparabile sarà cresciuto, quindi si renderà più partecipe ad essere da noi accudito e inoltre, essendo nel contesto aumentata la consistenza della pappa (tipo yogurt, ma mai grumosa o secca), le fuoriuscite indesiderate di cibo saranno sempre più improbabili e nel contempo il numero delle imbeccate sarà gradualmente ridotto fino al completo svezzamento.
Lo svezzamento è la fase più delicata ed importante per la buona riuscita di tutto il nostro operato, ed è proprio in questo momento, cioè nella fase di svezzamento dalla pappa verso una alimentazione da adulto autosufficiente, che la maggior parte dei pappagalli perde parte del suo peso corporeo. Quindi solo il nostro attento controllo dell’intera situazione ci permetterà di accertarci che non rimanga a digiuno per molte ore, con conseguenze funeste e fatali in una fase così delicata quale è lo svezzamento.
Giunti alle sesta settimana circa si potrà nutrire il pullo due o tre volte al giorno sempre con la sua pappa ma con l'aggiunta di un buon pastone all'uovo, tale pratica risulta difficile con l'ausilio della siringa in quanto il pastone presenta semi al suo interno, quindi utilizzeremo un cucchiaino a bordi ricurvi.
Si posizionerà il volatile, ormai ben cresciuto, in una piccola gabbia con due posatoi dei giusto diametro per Agapornis, posizionati ad una altezza medio/bassa distanziati tra loro e non nelle immediate vicinanze nelle pareti della gabbia poiché il volatile potrebbe rovinarsi il codrione in fase di crescita, inseriremo una mezza spiga di panico che si presta ottimamente per lo svezzamento infatti spesso è il primo ad essere mangiato, si tratta di un seme molto nutriente, tenero, di facile digeribilità e di facile sbucciatura. Metteremo anche una mangiatoia con un buon misto semi e degli estrusi, anch'essi di consistenza morbida e di facile digeribilità, tutte caratteristiche che si prestano bene in questa fase. Integrando comunque, lo diciamo ancora una volta, sempre tali nuovi alimenti con una o due imbeccate al dì di pappa e pastoncino all'uovo, tentando di abituare il piccolo uccellino ad accettare frutta e verdure, che comunque spesso verranno rifiutate categoricamente, ma che nel tempo si abituerà ad accettare come gradite ed utili al suo corretto sostentamento.
dSi dovrà avere la massima attenzione a tutti i segnali di sofferenza fisica, ponendo rimedio immediato. Può accadere che il soggetto non accetti subito il nuovo cibo solido, rifiutando categoricamente qualunque alimento che non sia liquido; in questi casi, anche se esteriormente il pullo apparirà con una linea quasi da adulto (anche se di taglia più piccola), si dovrà continuare a somministrare una imbeccata al dì, ma contestualmente dovremmo continuare ad insistere nel dare al piccolo uccellino una varia alimentazione da adulto, proprio per stimolarlo a nutrirsi da solo, fin quando non saremo certi che sia in grado di alimentarsi in modo del tutto autonomo ed indipendente.
Quando il nostro piccolo amico alato sarà diventato autosufficiente per quanto riguarda l’alimentazione ed il volo libero, sarà allora giunto il momento di trasferirlo in quella che sarà la sua nuova dimora, una nuova gabbia spaziosa ed accessoriata in modo del tutto appropriato, ma comunque senza esagerare nell’introdurre molti giochi o passatempi di dubbio valore fisico, anzi essi impediranno il volo ed il moto libero all’interno della gabbia, oltretutto se non sistemati adeguatamente ben presto si sporcheranno con le feci dell’uccello. Quindi si opterà per l’utilizzo di posatoi in plastica (o meglio ancora di legni naturali non tossici) di vari diametri e dell’introduzione di una corda naturale posizionata ad “U” larga, in questo modo si otterrà il giusto esercizio fisico, molto utile in fase di crescita del soggetto, tutto ciò per rendere meno penosa l’attesa delle ore di libertà non appena rientrati i membri della famiglia.
Il piccolo pappagallo dovrà essere maneggiato e coccolato da tutti i membri della famiglia anche non necessariamente durante le imbeccate, ma nei giusti modi, anche negli intervalli fra una imbeccata ed un’altra. In questo modo, il legame con gli esseri umani sarà più solido e oltretutto farà aumentare il grado di affetto anche a tutta l’intera famiglia.
Ricordate di scaldarvi le mani prima di tenerlo in mano, in quanto le mani fredde sono molto fastidiose e lo rendono indisponente.
Finalmente siamo giunti alla parte finale di questo nostro cammino nell’allevamento a mano degli Agapornis, un cammino non sempre facile, non sempre assente da problematiche, ma senz’altro seguendo con attenzione questi consigli, tale compito sarà stato reso meno arduo soprattutto per gli allevatori alla loro prima esperienza, che ricordo sempre molto difficoltosa, ma, che una volta ultimata, ci porterà ad avere un nuovo amico e compagno di vita nella nostra casa, uno splendido pappagallo africano della meravigliosa famiglia degli Inseparabili.
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Re: allevando a mano

Messaggio da Maracaybo »

Ti ringrazio Generale ho stampato la scheda!!.....ma quanta pappa?
Come una calo circa?? cioe' dalle 7ml ai 10ml?.......o e' troppo?
E quanto deve pesare + o - il pullo nei vari stadi?.......li dice di pesarlo e controllare se cresce e' stabile o diminuisce!
Ma il peso medio non lo' dice!

Scusa se' sono rompiballe ma prima di ritentare vorrei avere tutte le info possibili!!
Grazie! :smile3:
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Re: allevando a mano

Messaggio da generale »

io non ho mai guardato i pesi nei vari stadi di crescita mi limito a pesarlo alla primissima poppata e poi giorno per giorno lo peso segnando se non diminuisci non mi preoccupo e fino ad oggi non è mai successo.
tu proparane 10 ml poi vedi se ne vuole ancora o rinuncia.
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Re: allevando a mano

Messaggio da mari89 »

fra poco metto per conto di niki le foto che ho fatto al pulletto ,ormai bello cresciuto :mrgreen: le scarico sul pc e le posto :wink:
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Re: allevando a mano

Messaggio da mari89 »

ecco le foto fatte al pollastro ieri sera :bigsmile:
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Re: allevando a mano

Messaggio da falco71 »

bellissimoooooooooooooooo maryyyyyyyyyy complimenti :P :P
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Re: allevando a mano

Messaggio da generale »

meryyyyyyyyyyyy come fotografa sei na schiappaaaaaaaaaaaaaaaaa hahahahaha
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Re: allevando a mano

Messaggio da fabrizioP »

ke bello complimenti, la mia coppia ne ha fatti 3 della stessa mutazione del tuo, più un ancestrale ed un diluito. ma ora ocme farai a separatene? io non lo avrei più dato via!!!!!
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