

La riproduzione
I pappagallini ondulati sono uccelli che si sono adattati molto bene alla vita in cattività e che arrivano a riprodursi senza grossi problemi. Bisogna però seguire alcune semplici indicazioni per ottenere risultati soddisfacenti.
Innanzitutto va ricordato che la riproduzione in natura non è legata alla stagione, tanto meno alla luce, bensì alla disponibilità abbondante di cibo; questo fa sì che i pappagallini ondulati si riproducano in qualsiasi mese dell'anno. In cattività quindi, essendo il cibo sempre abbondante, questi piccoli psittacidi possono riprodursi per 12 mesi all' anno, ma il proprietario che ha a cuore la salute dei subi animali non deve permettere loro più di tre covate. '
I sistemi di allevamento del pappagallino ondulato sono allevamento a coppie e allevamento in colonia.
L'allevamento in colonia

Abbiamo già visto che i pappagallini sono animali socievoli e gregari che nidificano in colonia, quindi questo tipo di allevamento risulta quello più naturale. Bisogna possedere una voliera abbastanza grande per poter ospitare numerose coppie, ma bisogna fare attenzione che il numero delle femmine non superi quello dei maschi, perché durante il periodo riproduttivo le eventuali single possono diventare molto aggressive nei confronti delle accoppiate distruggendo nido, uova e nidiacei. Un maggior numero di maschi non crea problemi: gli scapoli infatti mantengono l'armonia della colonia anche aiutando a svezzare i novelli. Il numero dei nidi nella voliera deve essere doppio rispetto alle coppie e bisogna collocarli a una certa distanza uno dall' altro in modo da evitare i litigi tra le femmine. Se ciò non fosse possibile, allora bisogna che siano divisi da un pannello in modo che le femmine non possano vedersi.
Questo tipo di allevamento può dare molte soddisfazioni, ma presenta il neo di non dare certezza sulla paternità dei novelli; i pappagallini ondulati fanno sì vita monogama, ma le scappatelle extraconiugali sono abbastanza frequenti.
L'allevamento a coppie
Con questo tipo di allevamento si possono perseguire fini selettivi. Si utilizzano le cosiddette gabbie da cova (60x40x50 cm) e bisogna fare in modo che le singole coppie possano vedersi e sentirsi, altrimenti,
raramente intraprenderanno la riproduzione, proprio per la loro caratteristica di animali gregari. Se è pssibile tenerne una sola coppia allora è meglio che sia adulta e che abbia già nidificato; inoltre, il locale nel quale viene tenuta la coppia non deve essere troppo tranquillo.
I riproduttori
cercare di ottenere dei successi la scelta dei riproduttori è molto importante. Grazie alla cera sopra il becco la distinzione dei sessi non presenta grosse difficoltà, anche se per alcune varietà di colore nel maschio la cera è rosa e nella femmina è molto sbiadita. I riproduttori devono essere adulti e avere compiuto almeno i lO mesi di età, meglio ancora i 12-14. Accoppiarli prima sarebbe molto dannoso per la loro salute e soprattutto per il loro sviluppo fisico. Quando si formano le coppie bisogna tenere presente che nei pappagallini ondulati altamente selezionati, quelli cosiddetti di taglia inglese, lo sviluppo corporeo è più lento, quindi conviene aspettare ancora qualche mese.
Ovviamente la salute dei riproduttori è di fondamentale importanza e bsogna escludere dalla riproduzione anche quei soggetti che hanno avuto- malattie infettive delle quali potrebbero essere portatori sani.
Almeno un mese prima dell'inizio delle cove bisogna unire i prescelti in modo che abbiano il tempo di' conoscersi e abituarsi al cibo che utilizzeranno per l'imbeccata dei giovani. Se i due soggetti dimostrano di non sopportarsi bisogna avere un po' di pazienza e tenerli nella stessa gabbia ma divisi da una griglia in modo che abbian la possibilità di vedersi e sentirsi senza avère contatti diretti. Se ancha dopo questi tentativi non dovessero andare d'accordo, allora bisogna sostituire un soggetto della coppia.
SCELTA DEI RIPRODUTTORI
Devono essere adulti di almeno 10-12 mesi di età.
.Sani e non portatori di qualche patologia.
.Affiatati e domestici. .Essere stati preventivamente abituati al cibo da allevamento.
Il nido

In commercio si trovano dei nidi in legno a cassetta appositamente studiati per le cocorite. Alcuni si sviluppano in verticale e hanno il foro nella parte alta del frontale. Il coperchio deve essere asportabile per permettere le ispezioni al suo interno. Migliori sono queilli con sviluppo orizzontale che hanno un'anticamera per evitare che la femmina, entrando nel;nìdo, cada sulle uova con il rischio di rompérle.
I pappagallini ondulati non necessitano di materiale da imbottitura per il nido; tutt'al più della segatura sul fondo aiuta a mantenere il giusto grado di umidità per il corretto sviluppo delle uova.
L'inizio delle cove
Come tutti gli uccelli da gabbia e da voliera allevati in cattività presso le nostre abitazioni, anche il pappagallino ondulato viene accoppiato in primavera interrompendo la riproduzione con il sopraggiungere dell' estate.
INIZIO DELLE COVE NEI SOGGETTI DA MOSTRA
Gli allevatori che sono usi partecipare alle mostre ornitologiche con i loro soggetti si vedono costretti ad anticipare l'inizio delle cove nel periodo ottobre-novembre per ottenere dei soggetti dallo sviluppo corporeo completo e quindi competitivi. I pappagallini ondulati infatti hanno uno sviluppo piuttosto lento e, se nati in primavera, nel periodo delle mostre hanno appena 6-8 mesi e difficilmente possono benfigurare.
L'accoppiamento
Per stabilire se i riproduttori sono pronti conviene attenersi all' osservazione dei loro comportamenti. La femmina visita sempre più frequentemente il nido dando gli ultimi aggiustamenti con il becco al foro di entrata. Il maschio invece si dimostra sempre più irrequieto e incomincia a fare le danze di corteggiamento, che consistono in piccoli saltelli sul posatoio, e a dare leggere beccate a qualsiasi oggetto, anche al becco della compagna. Durante il corteggiamento il cicaleccio aumenta di intensità, risultando a volte anche fastidioso per gli astanti. Carezze e grattatine dietro la nuca fanno parte di questo rituale che porta la femmina ad accucciarsi allargando le ali ogni volta che il maschio le si avvicina.
Al culmine dell' eccitazione avviene l'accoppiamento vero e proprio, che vede il maschio salire sulla groppa della femmina tenendosi aggrappato con le unghie al suo folto piumaggio. Con alcune acrobazie sposta di lato la coda della femmina per ermettere il contatto tra le due cloache in modo che il materiale spermatlco possa fecondare le uova.
L'accoppiamento dura pochi secondi, ma viene ripetuto numerose volte.
La deposizione

Come abbiamo visto, la femmina ispeziona subito il nido e le sue visite si fanno sempre più frequypt:i con l'avvicinarsi del momento del.la deposizione, che avviene di nor'ma nel polDceriggio.
Qualche giorno prima della deposi. zione del primo uovo la femmina trascorre anche la notte nel nido e questo è per noi un evidente segnale che tuttp sta procedendo per il meglio.Le uova sono bisnche e rotonde e vengono deeposte, a giorni alterni; il loro numero Varia da 2 a 12, con una media di 4-5 uova,per covata.
DEPOSIZIONE DEL PRIMO
L'imminenza della deposizione si rende evidente dalla presenza sul fondo della gabbia di escrementi molto voluminosi, dovuti al fatto che la femmina non defeca nel nido, ma accumula gli escrementi nella cloaca liberandosene nelle brevi uscite quotidiane. '
INIZIO DELLA DEPOSIZIONE
A una settimana dall' accoppiamento avviene di norma la deposizione del primo uovo. Alcune femmine, soprattutto le giovani alla prima deposizione, possono ritardare fino a tre settimane, termine oltre il quale è evidente che qualche cosa non va per il verso giusto,
La cova
L'incubazione inizia dopo cirGatre
giorni dalla deposiziope del primo uovo e dura in media da 19 a 23 giorni. Questo compito è affidato alla sola femmina, che mal sopporta"la presenza del maschio nel njido. Durante tutto il periodo deU'i:pcubazione la femmina gira le uova per far sì che lo sviluppo embrionaIe sia regolare.Con l'approssimarsi della schiusa bisogna fare attenzione che l'umidità ambientale, soprattutto quella del nido, sia sufficientemente alta da permettere la schiusa delle uova. È buona norma inumidire la segatura posta nel nido proprio per dare il giusto grado di umidità.
La schiusa
Alla nascita i pappagallini sono completamente nudi, privi anche del leggero piumino che hanno i canarini, e hanno gli occhi chiusi. Sono quindi molto sensibili al freddo e vanno maneggiati il meno possibile, anche per non innervosire la femmina. La loro crescita èmolto rapida e nel giro di soli 15 giorni i piccoli sono già impiumati. All' alimentazione dei novelli appena nati partecipa solo la femmina; il maschio si prenderà cura della nidiata solo più avanti, verso lo svezzamento.
Lo svezzamento
Anche se alla nascita sono completamente implumi e hanno gli occhi chiusi la loro crescita è molto veloce: a 3-4 giorni spuntano le prime piume e a 8 giorni aprono gli occhi. A 2-3 settimane il piumaggio èquasi completo, eccetto la coda che è molto corta; il disegno del mantello si completerà con il passare delle settimane.In tutto questo periodo dobbiamo comportarcicin modo moJto semplice, lasciand'o i genitori liberi e tranquilli nelle loro funzioni; una controllata al nido ogni giorno è però consigliabile per essere certi che tutto proceda per il meglio.All' età di quattro settimane, infine, i novelli escono dal nido per le prime visite al mondo esterno. È questo il momento più delicato, perché i novelli non sono ancora in grado di alimentarsi da soli, ma cercano di diventare indipendenti. Per un certo periodo, per dormire, di notte, continuano a tornare nel nido, ma ben presto lo abbandonano definitivamente per intraprendere una vita da adulti.Durante questo periodo è il maschio a prendersi cura della loro alimentazione, mentre di norma la femmina pensa a una nuova covata. Per questo motivo, quando i novelli sono usciti dal nido per non tornarci più, è consigliabile sostituirlo con uno nuovo e pulito.Infine all' età di sei settimane possiamo considerare indipendenti i nostri pappagallini, che possono essere allontanati dalla gabbia dei genitori per essere messi in un ampio gabbione dove possono fare del moto per irrobustirsi e crescere sani.
COME CONTROLLARE NIDO E NOVELLI
Per evitare di disturbare la femmina durante i controlli quotidiani al nido è sufficiente attendere che essa esca per mangiare, in modo da poter osservare il contenuto del nido senza spaventarla. Se questa operazione non fosse di facile esecuzione si consiglia di riempire le mangiatoie con cibo fresco e allettante per richiamare l'affamata femmina fuori dal nido.
VITA RIPRODUTTIVA DELLE COCORITE
Maturità sessuale 10-12 mesi
Accoppiamento
primavera(eventualmente inverno)
Deposizione
Una settimana dopo l'accoppiamento, nel pomeriggio a giorni alterni (ma anche tutti i giorni)
Numero uova 2-12, normalmente 4-6
Durata della cova 19-23 giorni
Alla schiusa completamente implumi e con gli occhi chiusi
Le prime piume a 3-4 giorni
Apertura occhi a 8 giorni
Mantello quasi completo a 3 settimane
Prime uscite dal nido a 4 settimane
Svezzamento a 6 settimane
Vita riproduttiva 6-7 anni
MALATTIE
Le malattie che possono colpire pappagallini ondulati sono le più varie, dalla semplice puntura delle zanzare, alle malattie virali, parassitarie o infettive.E' buona norma perciò curare la pulizia della gabbia, l'igiene dei cibi, tenere sottomano un buon manuale ed osservare il comportamento delle cocorite in modo da capire per tempo quando c'è qualcosa che non va.
Vita media
Le cocorite vivono in media da 5 ai 10 anni
spunti da:http://www.cocorite.altervista.org/Riproduzione.htm