ROSELLA DI PENNANT

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Lorenzo
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ROSELLA DI PENNANT

Messaggio da Lorenzo »

La Rosella di PennantPlatycercus Elegans




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Questo parrocchetto dalla taglia media (36 cm) è molto appariscente nella livrea rosso e blu, è sicuramente tra le specie più allevate sebbene d’indole aggressiva, come del resto tutto il genere Platycercus, classificato in tre sottospecie:

- Platycercus Elegans

- Platycercus Nigrescens, leggermente più scura e più piccola di taglia

- Platycercus Melanoptera, con colori blu più accentuati e di taglia leggermente superiore a quella nominale



Le tre sottospecie convivono nell’Australia Sud-Orientale, precisamente dal Queensland al Sud-Est dell’Australia meridionale, e la loro diffusione sia in natura che in cattività ha dato origine a diverse mutazioni: blu, cynammon, pastello, argento, arancio, ecc.
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I maschi si distinguono con una certa facilità per la testa più grande e soprattutto per l’attaccatura del becco più larga, caratteristica a mio avviso molto pronunciata quando i giovani sono nel nido per identificarne il sesso, e vantaggioso al momento dell’inanellamento. Questo avviene circa all’ottavo giorno dalla nascita, utilizzando un anello di 6 mm di diametro.

Per quanto riguarda la riproduzione, è bene formare le coppie in età giovanile, o comunque prima che il maschio raggiunga il culmine dell’età riproduttiva, che avviene tra i 16 e i 22 mesi. La femmina va introdotta nella voliera del maschio con molta cautela, tenendola per alcuni giorni in una gabbia per farli avvicinare senza il rischio che questa venga maltrattata o addirittura uccisa in pochi minuti dal maschio. Se il maschio persiste in comportamenti eccessivi, è opportuno fargli tagliare in senso longitudinale alcune penne dell’ala per rendergli più difficoltosi i movimenti e quindi l’inseguimento, a volte estenuante, della compagna.

Visto il carattere dei soggetti, lo spazio è una componente fondamentale per un proficuo allevamento: le voliere devono avere 3-4 m di lunghezza per almeno 80 cm di larghezza. La maglia della rete deve essere preferibilmente 2 x 2 cm, da evitare quella plastificata che andrebbe sicuramente rosicchiata ed ingerita; infine 2 o 3 posatoi posti ai lati della voliera garantiscono libertà di volo e movimento a questi dinamici parrocchetti.

Il nido và posizionato nel posto più tranquillo e rialzato, deve avere base 20 x 30 cm e 50 cm di altezza con foro di entrata dio 8 cm di diametro. Le tavole di legno devono avere 2 cm di spessore ed una depressione sul fondo con trucioli (anche se la femmina provvederà quasi sempre ad eliminarli), che contribuiscono a tener raccolte le uova, covate esclusivamente dalla femmina per 22 giorni. Una volta nati, sarà il maschio ad imbeccare i piccoli, che lasceranno il nido solo dopo 5-6 settimane di vita. Particolarmente sensibili alla Verminosi, i piccoli vanno sistematicamente sverminati dopo l’involo per non perdere facilmente l’intera nidiata.

Durante l’allevamento la dieta dei nidiacei prevede una miscela di semi per parrocchetti a cui vanno somministrate razioni giornaliere di semi germogliati e un buon pastoncino arricchito con qualche tarma della farina e un 10% di pastoncino per insettivori. Frutta, verdura ed erbe prative di vario genere garantiscono l’apporto indispensabile di vitamine, e l’aggiunta di uno spicchio d’aglio nell’acqua da bere aiuta la prevenzione di parassiti intestinali.

Raggiunta la completa indipendenza è bene separare i giovani dai loro genitori che sarebbero istintivamente portati ad aggredirli con lo scopo di allontanarli prima di deporre la covata successiva.

I soggetti giovani possono essere avvicinati ed addomesticati se tenuti isolati dai loro simili, proprio grazie alla loro indole irrequieta, dinamica ed estremamente curiosa. Va tenuto comunque presente che non sono certo da tenere sul trespolo, ed una volta raggiunta la maturità sessuale dimostreranno sicuramente l’aggressività intrinseca del loro carattere. Senza dubbio il contatto con l’uomo li renderà migliori soggetti d’allevamento, poiché dimostrandosi calmi e senza timore dell’uomo, trasmetteranno questa sicurezza anche alla loro prole. Resta il fatto che non sono adatti a voliere miste e sono territoriali nei confronti di altre Roselle e specie affini come i Gropponi, ed è dunque bene sistemarli lontano da altri soggetti.

Una volta ambientati si dimostreranno rustici e resistenti, caratteristiche che, sommate alla loro livrea, tra le più belle che la natura abbia creato, li renderanno irresistibili a chiunque li voglia allevare.


alcune mutazioni
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1 - platycercus caledonicus = rosella ventre giallo
2 - platycercus elegance = rosella di Pennant
3 - platycercus adelaide = rosella di Adelaide
4 - platycercus flaveolus = rosella gialla
5 - platycercus venstus = rosella di Brown
6 - platycercus adscitus = rosella pallida
7 - platycercus eximius = rosella comune
8 - platycercus icterotis = rosella di Stanley


spunto da:http://digilander.libero.it/esoticoweb/ ... ennant.htm
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ROSELLA DI PENNANT

Messaggio da ErickFuh »

PLATYCERCUS ELEGANS ROSELLA CARMESÍ:

MACHO



HEMBRA




De 35 a 38 cm es una rosella robusta y apta para las bajas temperaturas.vive en la zona del sureste de la región de Queensland y la zona sureste del sur del continente australiano. Un inconveniente significativo es la dificultad que existe para distinguir ambos sexos ya que, a simple vista, no existen diferencias de color evidentes. A menudo suele suceder que adquirimos dos individuos del mismo sexo pensando que se trata de una verdadera pareja. En genera,l el macho tiene la cabeza más ancha, mientras que la de la hembra es más estrecha y con el pico más pequeño. Sin embargo distinguir estas características puede ser difícil cuando se es un aficionado poco experto. Las líneas blancas de debajo de las alas no significan necesariamente que se trate de una hembra como ocurre en la mayoría de especies de periquitos australianos. Esta teoría no es válida cuando se trata del periquito de Pennant ya que los machos tienen también dos manchas blancas en esta zona. También el color puede ser fuente de malentendidos. La parte inferior del cuerpo de los periquitos de Pennant es de color rojo carmín. Sin embargo, en ocasiones aparece un melanismo parcial de manera que en algunos ejemplares la parte inferior de la cabeza y la espalda son casi negras. Esta variación parece seguir una regla fija y se da en todas las subespecies según los individuos provengan de regiones húmedas mostrando entonces una forma de melanismo más acusada o provengan de regiones con un clima más seco. También es importante conocer otra regla fija según la cual los ejemplares de regiones más cálidas son de tamaño más pequeño deduciendo que el grado de temperatura influye sobre el tamaño del ave. La estación reproductoraempieza en agosto o principios de setiembre hasta febrero. Anidan en los huecos de los árboles, generalmente eucaliptos. La reproducción no tiene demasiados problemas. Las nidadas son de 6 a incluso 9 polluelos. Generalmente cuidan y crían a sus polluelos de forma ejemplar.El Perico Elegante es un animal muy curioso y tiende a salir del nido para ver que sucede.



LAS ROSELLAS
Platycercus del latín, cola plana es un género de aves de la familia de los loros, concidos comúnmente como rosellas o roselas. Incluye entre 5 y 8 especies de loros australianos, todos de llamativos colores y que oscilan entre los 25 y 40 cm de tamaño.

Las rosellas son nativas de Australia e islas cercanas donde son verdaderamente abundantes y viven en bandadas de decenas de ejemplares, ocupando bosques, tierras labradas así como parques y jardines urbanos. Su área está restringida a montañas costeras y planícies
En cautividad necesitan espacio, por lo que es más indicado para ellos una pajarera las medidas ideales serían voladeros de 4m. De largo x 1,5 m. de ancho x 2 metros de altura, que tengan una zona protegida de la lluvia y el viento. Si se utiliza una jaula hay que dejar que salgan fuera a estirar las alas frecuentemente.
Les encanta bañarse, y hacen del momento del baño uno de los más divertidos del día.
Las rosellas tienen una esperanza de vida media de 15 años.

LA CRÍA
Estas aves son bastante exigentes a la hora de emparejarse. Si no se llevan bien, nunca criarán.
En la época del apareamiento de la Rosella, el macho despliega y sacude las plumas de la cola formando un abanico, emitiendo su clásico sonido aflautado tuuu-tii, moviendo la cabeza de arriba a abajo y regurgitando comida parta la hembra.

La edad reproductora de esta especie comienza al segundo año de vida. En ocasiones pueden criar al año, pero las hembras se muestran muy inexpertas. Es conveniente que las parejas convivan todo el año para que no haya problemas entre ellos. De hecho cuando algún ejemplar se queda una temporada solo, si intentamos emparejarlo de nuevo, puede haber peleas y problemas.
Los meses de febrero-marzo es la mejor época para limpiar y preparar las cajas de nidificación. Necesitan una caja nido de grandes dimensiones 25x25x45 nido vertical cm o 40cm de alto x 30 cm de lado nido horizontal y un orificio de entrada de 8 cm de diámetro. Se le rellenará con viruta de madera, después la hembra lo acamododará.
La hembra suele poner de 5 a 8 huevos blancos, redondeados de 2,4 x 1,09 cms. A intervalos de dos días, que incuba ella sola a partir de la puesta del segundo huevo, siendo alimentada por el macho.
Los huevos eclosionan a los 20 días y los polluelos nacen cubiertos de un plumón blanco y son alimentados por ambos progenitores.

ALIMENTACIÓN
Comen una mezcla de semillas similar a la de las ninfas. También tienen que tener fruta, vegetales y calcio. De vez en cuando preparado de huevo.Su dieta consiste principalmente de frutas y semillas.
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