Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
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- Calopsitte
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Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
Spero sia la sezione giusta.
Era la primavera del 2003 quando mio cognato, seguendo la nostra esperienza, acquistò, presso un allevamento dalle nostre parti, tre coppie di inseparabili. Una di queste era formata da due esemplari di inseparabili di Fischer ancestrali, bellissimi.
Mia moglie li soprannominò Prugna, la femminuccia e Mandarino, il maschietto. Non avevano il solito anellino FOI, ma era rosso, con sigle diverse. Presumo fossero stati inanellati in Olanda, ma non sono esperto di questo.
Nel 2005 mio cognato si era già stancato e così trovai una sistemazione per le tre coppie, una da me, una da una cugina di mio cognato ed una, Prugna e Mandarino, presso una mia amica, Anna, molto amante degli animali. Anna ha molto spazio a casa sua tanto che è diventata una specie di piccolo zoo con cani, gatti, uccellini domestici e non, persino una capretta. Erano i suoi primi pappagallini e furono curati e coccolati. Dopo un annetto nascono i primi polli; tre batuffoli di piume che Anna, sapientemente ha saputo addomesticare così bene da divenire le mascotte della casa.
Erano spesso liberi in casa e di sera, il papà di Anna, si divertiva a chiamarli dicendo: “Allora … tutti a nanna”, tendendo il braccio. Questi vi salivano per farsi portare dinnanzi allo sportellino della gabbia dove entravano ordinatamente.
Un giorno una gatta, senza essere vista, entro nella taverna mentre la madre di Anna era affaccendata e mangiò il cibo dei cani e dei gatti, messo da parte per essere preparato. Non sazia, riuscì a rompere la zanzariera di una finestra interna, purtroppo socchiusa, e penetrare nella stanza dove c’erano le due gabbie dei pappagallini.
Anna al ritorno dal lavoro, non sentendo i loro richiami, allarmata corse in taverna ed entrata si trovò di fronte ad una gabbia rovesciata ed a quello che restava di due piccoli; un’ala, alcune penne. Il terzo era agonizzante a terra e morirà dopo qualche minuto. La gatta era ancora là ed Anna in un impeto di collera le sferrò un calcio, poi pianse. Anna ci teneva molto che io e mia moglie vedessimo i tre piccoli nati dalla coppia che le avevamo donato. Ci aveva spesso invitato, ma purtroppo il fattaccio accadde pochi giorni prima che ci recassimo a casa sua.
Prugna e Mandarino, nonostante il cambio del locale e tutte le attenzioni del caso non ebbero più piccoli. Un giorno di tarda primavera del 2006, Mandarino riuscì ad aprire lo sportellino del nido e, laboriosamente, fece un buco nella zanzariera della finestra sufficientemente ampio da fuggire. Per giorni ha stazionato nel grande giardino di Anna, ma senza mai farsi prendere. Poi, dopo un temporale, più nulla nonostante i richiami di Prugna e le ricerche di Anna. Non credo sia sopravvissuto.
Dopo circa un mese andammo da un allevatore ed Anna prese Ulisse, maschietto ancestrale Fischer.
I due si trovarono bene assieme ma niente prole.
Sabato scorso, alla mattina presto, anche Prugna ci ha lasciati. La mia amica l’ha trovata morta sul fondo della gabbia. Era ancora calda. Anna non sì da pace, aveva pensato, infatti, di chiamarmi sabato per portarla dal veterinario aviario che conosco. Mi disse che da un po’ di giorni era strana, si bagnava spesso (ma ciò è normale con questo caldo), mangiava ma poi si metteva sul trespolo in un angolo tranquilla e le feci da un po’ di giorni erano biancastre. Forse questi due ultimi punti fanno pensare a problemi epatici. C’è da dire in ogni caso che Anna alimenta i suoi pappi con estrusi.
Addio Prugna, ora voli libera con i tuoi tre piccoli e forse, con te, c’è anche Mandarino.
Ora, alla mia amica Anna, non resta che trovare una compagna per Ulisse, anche se non è proprio solo. Vicino alla sua gabbia ci sono quelle delle calopsitte, cocorite, tutte trovatelle. E poi c’è Rebecca, splendido esemplare di lorichetto arcobaleno.
Scusate la lunghezza, non sono riuscito a “stringere” di più.
Ciao a Tutti
Mauro e Laura
Era la primavera del 2003 quando mio cognato, seguendo la nostra esperienza, acquistò, presso un allevamento dalle nostre parti, tre coppie di inseparabili. Una di queste era formata da due esemplari di inseparabili di Fischer ancestrali, bellissimi.
Mia moglie li soprannominò Prugna, la femminuccia e Mandarino, il maschietto. Non avevano il solito anellino FOI, ma era rosso, con sigle diverse. Presumo fossero stati inanellati in Olanda, ma non sono esperto di questo.
Nel 2005 mio cognato si era già stancato e così trovai una sistemazione per le tre coppie, una da me, una da una cugina di mio cognato ed una, Prugna e Mandarino, presso una mia amica, Anna, molto amante degli animali. Anna ha molto spazio a casa sua tanto che è diventata una specie di piccolo zoo con cani, gatti, uccellini domestici e non, persino una capretta. Erano i suoi primi pappagallini e furono curati e coccolati. Dopo un annetto nascono i primi polli; tre batuffoli di piume che Anna, sapientemente ha saputo addomesticare così bene da divenire le mascotte della casa.
Erano spesso liberi in casa e di sera, il papà di Anna, si divertiva a chiamarli dicendo: “Allora … tutti a nanna”, tendendo il braccio. Questi vi salivano per farsi portare dinnanzi allo sportellino della gabbia dove entravano ordinatamente.
Un giorno una gatta, senza essere vista, entro nella taverna mentre la madre di Anna era affaccendata e mangiò il cibo dei cani e dei gatti, messo da parte per essere preparato. Non sazia, riuscì a rompere la zanzariera di una finestra interna, purtroppo socchiusa, e penetrare nella stanza dove c’erano le due gabbie dei pappagallini.
Anna al ritorno dal lavoro, non sentendo i loro richiami, allarmata corse in taverna ed entrata si trovò di fronte ad una gabbia rovesciata ed a quello che restava di due piccoli; un’ala, alcune penne. Il terzo era agonizzante a terra e morirà dopo qualche minuto. La gatta era ancora là ed Anna in un impeto di collera le sferrò un calcio, poi pianse. Anna ci teneva molto che io e mia moglie vedessimo i tre piccoli nati dalla coppia che le avevamo donato. Ci aveva spesso invitato, ma purtroppo il fattaccio accadde pochi giorni prima che ci recassimo a casa sua.
Prugna e Mandarino, nonostante il cambio del locale e tutte le attenzioni del caso non ebbero più piccoli. Un giorno di tarda primavera del 2006, Mandarino riuscì ad aprire lo sportellino del nido e, laboriosamente, fece un buco nella zanzariera della finestra sufficientemente ampio da fuggire. Per giorni ha stazionato nel grande giardino di Anna, ma senza mai farsi prendere. Poi, dopo un temporale, più nulla nonostante i richiami di Prugna e le ricerche di Anna. Non credo sia sopravvissuto.
Dopo circa un mese andammo da un allevatore ed Anna prese Ulisse, maschietto ancestrale Fischer.
I due si trovarono bene assieme ma niente prole.
Sabato scorso, alla mattina presto, anche Prugna ci ha lasciati. La mia amica l’ha trovata morta sul fondo della gabbia. Era ancora calda. Anna non sì da pace, aveva pensato, infatti, di chiamarmi sabato per portarla dal veterinario aviario che conosco. Mi disse che da un po’ di giorni era strana, si bagnava spesso (ma ciò è normale con questo caldo), mangiava ma poi si metteva sul trespolo in un angolo tranquilla e le feci da un po’ di giorni erano biancastre. Forse questi due ultimi punti fanno pensare a problemi epatici. C’è da dire in ogni caso che Anna alimenta i suoi pappi con estrusi.
Addio Prugna, ora voli libera con i tuoi tre piccoli e forse, con te, c’è anche Mandarino.
Ora, alla mia amica Anna, non resta che trovare una compagna per Ulisse, anche se non è proprio solo. Vicino alla sua gabbia ci sono quelle delle calopsitte, cocorite, tutte trovatelle. E poi c’è Rebecca, splendido esemplare di lorichetto arcobaleno.
Scusate la lunghezza, non sono riuscito a “stringere” di più.
Ciao a Tutti
Mauro e Laura
- Iris
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più


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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
sembra una favola!
poverini...mi dispiace molto
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- niki
- Rosella
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
mi dispiace tanto 

- calopsitacco
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
Grazie a tutti, anche a nome di Anna. Spero abbia un po' più di fortuna in futuro, la merita.
Mauro
Mauro
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
mi dispiace
(sono stata io a spostare la discussione....)

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- Rosella
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
mazza strappa lacrime se lo sapevo nn la leggevo...cmq il gatto lo strangolavo...
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- Calopsitte
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
Per la cronaca
la gatta era una tremenda predatrice a differenza degli altri gatti, molto più tranquilli, che Anna possiede. infatti nessuno di loro era mai entrato in taverna e stanze adiacenti.
Figuratevi che sempre questa gatta oltre a far sparire topi, lucertole ecc. si era pappata prima una rondine (femmina) e poco dopo il maschio condannado così i due piccoli rondinotti ad una morte per fame. Anna anche in questo caso è intervenuta, svezzando, nel nido, i due rondinotti fino ad avere la soddisfazione di vederli spiccare il volo e poi migrare.
Stessa sorte è capitata ad una coppia di merli, uccisi e mangiati prima l'uno e poi l'altro.
la mia amica anche in questo caso, malgrado il lavoro e gli impegni, è riusita ad allevare il merlo e a liberarlo in un isola (abita in laguna) priva di predatori.
Su mio suggerimento Anna prese la gatta e la portò lontano, liberandola a circa 15 km da casa sua, ma questa dopo un mese ritornò, gravida per giunta.
Un bel giorno, circa un anno fa, è sparita. Meglio così, sicuramente avrebbe creato altri problemi.
Mauro
la gatta era una tremenda predatrice a differenza degli altri gatti, molto più tranquilli, che Anna possiede. infatti nessuno di loro era mai entrato in taverna e stanze adiacenti.
Figuratevi che sempre questa gatta oltre a far sparire topi, lucertole ecc. si era pappata prima una rondine (femmina) e poco dopo il maschio condannado così i due piccoli rondinotti ad una morte per fame. Anna anche in questo caso è intervenuta, svezzando, nel nido, i due rondinotti fino ad avere la soddisfazione di vederli spiccare il volo e poi migrare.
Stessa sorte è capitata ad una coppia di merli, uccisi e mangiati prima l'uno e poi l'altro.
la mia amica anche in questo caso, malgrado il lavoro e gli impegni, è riusita ad allevare il merlo e a liberarlo in un isola (abita in laguna) priva di predatori.
Su mio suggerimento Anna prese la gatta e la portò lontano, liberandola a circa 15 km da casa sua, ma questa dopo un mese ritornò, gravida per giunta.
Un bel giorno, circa un anno fa, è sparita. Meglio così, sicuramente avrebbe creato altri problemi.
Mauro
- Piciu
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
i gatti tornano sempre...è capitato anche a me.Mauro ha scritto:Anna prese la gatta e la portò lontano, liberandola a circa 15 km da casa sua, ma questa dopo un mese ritornò, gravida per giunta.
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- Rosella
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più

anch'io ho avuto un gatto assassino, il mio vicino di casa aveva un negozio di animali e teneva alcuni uccelli in una rimessa vicino casa...il mio Tigre ha fatto una strage di canarini e diamantini


Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
io odio i gatti lo so ke sono animali e quello è il loro istinto ma secondo me non ce animale piùinfame del gatto avvolte uccidono le povere bestiole solo per gioco poi sono animali ke si affezzionano solo al luogo non alla persona di gran lunga preferisco i cani anke se ultimamente ho intrapreso l avventura con il mio pikkolo pikkio un roseicollis isabella e vi posso dire ke mi ha stupita sono inteligentissimi vivono per il padrone io penso ke tra pappagallo e propietario si crea propio una simbiosi soo animali stupendi
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- Cocorito
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Re: Dedicata a Prugna e Mandarino, che non ci sono più
Io ho 6 gatti e sono animali adorabili ed affettuosi.la colpa è di chi li mette nelle condizioni di creare danni